“fuochi di rabbia”, prima di ulteriori disordini martedì?

“fuochi di rabbia”, prima di ulteriori disordini martedì?
“fuochi di rabbia”, prima di ulteriori disordini martedì?
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L’Atto 2 della crisi agricola è iniziato. Lunedì sera, mentre durante la giornata si registravano 85 mobilitazioni, numerosi “fuochi di rabbia” si sono accesi in tutta la Francia. Nei prossimi giorni sono attesi ulteriori interventi.

23:53 – Nuovi disagi previsti questo martedì sulle strade dell’Île-de-

FINE LIVE – On Per gli automobilisti sono previste disfunzioni sui seguenti percorsi: RD145, RD191, RD153, RD446, ​​A6 verso Parigi, N104 verso Corbeil-Essonnes, N7 verso Évry-Courcouronnes.

23:26 – I “fuochi della rabbia” hanno illuminato la Francia questo lunedì sera

Nel Tarn, in Vandea, a Bordeaux… Numerosi “fuochi di rabbia” sono stati accesi questo lunedì sera dai manifestanti, come ha salutato il sindacato agricolo FNSEA sul social network X.

22:45 – Il trattato UE-Mercosur, “un accordo pericoloso per l’agricoltura francese”, dice Jordan Bardella

Ospite nello show Di fronte al BFMil capo del Raggruppamento Nazionale ha attaccato questo lunedì anche il trattato UE-Mercosur. “Questo accordo è un accordo pericoloso per l’agricoltura francese”, ha detto, prima di esortare Emmanuel Macron a “garantire che gli interessi della Francia siano rispettati” minacciando in particolare di “sospendere i pagamenti [de Paris] nel vaso comune dell’Unione Europea.

22:17 – Marine Tondelier chiede “un referendum” sul trattato UE-Mercosur

“Su temi del genere i francesi devono sapersi esprimere”, giudicava nel programma Il lunedì è politico su Twitch e LCP la patrona degli ambientalisti che si è detta favorevole all’organizzazione di un dibattito con voto nell’Assemblea nazionale e “anche un referendum”. Marine Tondelier ha anche invitato Emmanuel Macron a porre fine alla situazione di stallo, ritenendo che sia una “questione di volontà”. E insistere: «È capo dello Stato, prenda lui il telefono, sia persuasivo».

21:46 – Sulle banchine di Bordeaux, i contadini accendono un “fuoco di rabbia”

Le immagini sono state trasmesse da France Bleu Gironde su Il prefetto sarebbe atteso lì poco dopo.

21:19 – “I nostri piatti non sono spazzatura”, dice Xavier Bertrand al capezzale dei contadini

Il presidente della regione Hauts-de-France si è recato questo lunedì sera a Neuville-Saint-Amand, nell’Aisne, per incontrare gli agricoltori mobilitati. “Se li sosteniamo è perché diciamo che i nostri piatti non sono spazzatura”, ha dichiarato a BFMTV, riferendosi alla rabbia degli agricoltori contro il trattato Unione europea-Mercosur. E aggiunge: “È fuori discussione che la carne, che arriverà con l’accordo del Mercosur, venga trattata con ormoni della crescita che qui sono vietati. È semplicissimo!”

20:42 – Nella Marna alcuni manifestanti si preparano a passare la notte davanti alla prefettura

Una sessantina di trattori, quasi 200 agricoltori, a Châlons-en-Champagne, nella Marna, i manifestanti intendono alternarsi durante la notte per continuare la mobilitazione sul posto. Oltre al trattato di libero scambio del Mercosur, protestano anche contro la “sovraamministrazione” e si battono per un reddito dignitoso. La manifestazione si è svolta pacificamente.

20:21 – Ad Albi si è acceso un “fuoco di rabbia”.

Al termine delle varie azioni organizzate durante la giornata ad Albi, nel Tarn, alcuni contadini hanno acceso un “fuoco di rabbia”. Come rivela il giornalista indipendente Luc Auffret su X, con immagini di supporto, i modelli che rappresentavano gli agricoltori sono stati bruciati. Obiettivo: denunciare il disagio della professione.

19:44 – “Tra gli annunci politici e la realtà delle nostre aziende agricole, c’è un divario”, lamenta Arnaud Rousseau

Pochi mesi dopo le tanto pubblicizzate manifestazioni contadine dello scorso inverno, il capo del sindacato agricolo della FNSEA, Arnaud Rousseau, crede che l’altopiano C per te che “tra gli annunci politici e la realtà delle nostre aziende agricole esiste un divario”. E per fare un esempio: “Gabriel Attal ha annunciato prestiti in contanti a marzo. […] Oggi non è stato fatto nulla a causa dello scioglimento”.

19:18 – Rifiuto del Mercosur: “Non si tratta di non commerciare”, spiega il capo della FNSEA

Ospite di C per teArnaud Rousseau ritorna nel Mercosur, contro il quale gli agricoltori arrabbiati sono particolarmente contrari. “Innanzitutto, vorrei ribadire che la Francia, la Francia agricola, ha bisogno di commerciare, di esportare”, ha esordito sottolineando, prima di sottolineare: “Il tema fondamentale per noi non è la stazza, ma la qualità e la reciprocità”. Chiedendo tracciabilità e maggiori controlli, Arnaud Rousseau avanza: “Su ciò che arriva in Europa […] circa il 3%” è controllato e “le cifre variano, ma dal 15 al 20% di quanto entra non rispetta la normativa europea”. E per concludere: “L’Europa ci impone condizioni di produzione tra le più alte del mondo. Tanto meglio! Ma questi standard devono applicarsi anche alle importazioni.”

19:05 – “85 punti dimostrativi”, dice la FNSEA

Qual è la portata del movimento questo lunedì? Secondo l’alleanza FNSEA-JA, in tutto il Paese sono stati individuati circa “85 punti dimostrativi”. E questo senza che si verifichino blocchi autostradali. La FNSEA vuole infatti distinguersi dal Coordinamento rurale, rinomato per le sue azioni incisive che hanno attirato molta attenzione lo scorso inverno.

18:43 – Un’azione compiuta davanti all’Ufficio francese per la biodiversità a Beauvais

La Direzione dipartimentale dei territori dell’Oise non sembra essere l’unica ad essere stata presa di mira dai manifestanti. Come notato da BFMTV, questo lunedì, a fine giornata, gli agricoltori hanno anche posizionato diversi blocchi di cemento davanti all’Ufficio francese per la biodiversità a Beauvais. Per il resto della serata i manifestanti intendono recarsi in prefettura e trascorrere lì la notte.

18:27 – Il boss della FNSEA ha invitato da C a voi

Il presidente della FNSEA, Arnaud Rousseau è ospite C per te su France 5 questo lunedì sera. Dalle 19 dovrebbe tornare in particolare sulla mobilitazione degli agricoltori in tutta la Francia e sulle ragioni di questo movimento.

17:38 – I contadini vogliono pernottare davanti alla prefettura di Beauvais

Secondo informazioni diffuse dalla stampa locale e in particolare da Oise Hebdo, gli agricoltori si trovano attualmente presso la Direzione dipartimentale dei territori (DDT) di Beauvais e intendono “posizionare scaccia-uccelli” davanti ai locali della prefettura per “risvegliare lo Stato”. I manifestanti, arrivati ​​con i trattori, intendono passare la notte. E domani, martedì 19 novembre, intendono porre fine a questa azione davanti alla prefettura per prendere la strada per Amiens.

16:47 – Le rivendicazioni dei diversi sindacati agricoli

Tutti i sindacati agricoli si sono mobilitati o lo saranno nei prossimi giorni, ma non tutti manifestano per le stesse ragioni. L’alleanza tra la FNSEA e la JA, i sindacati maggioritari e i rappresentanti delle grandi aziende agricole denuncia la firma dell’accordo con il Mercosur che porterebbe ad “un’Europa a setaccio” lasciando tra i prodotti “non rispettosi degli standard imposti agli agricoltori europei” . Richiede inoltre una semplificazione delle condizioni di produzione con una maggiore conservazione dell’acqua e l’accesso ai pesticidi vietati in Francia ma non altrove in Europa. Alle rivendicazioni si aggiungono le misure salariali che restano sullo sfondo.

La seconda unione agricola, Coordinazione Rurale, chiede di “estrarre l’agricoltura da tutti gli accordi di libero scambio” e si oppone di fatto a quello previsto con il Mercosur. Chiede inoltre maggiori aiuti finanziari, il limite di un litro di diesel non stradale a 1 euro e il sanzionamento delle grandi cooperative che “si sono sviluppate a livello internazionale e esternalizzano i loro risultati”.

Infine, la Confédération paysanne, che è il terzo sindacato del settore, si batte soprattutto per il reddito degli agricoltori che deve essere sostenuto da “prezzi minimi garantiti” e dal sostegno a riforme a sostegno della transizione agroecologica.

PER SAPERNE DI PIÙ

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