La Commissione europea ha annunciato la scorsa settimana l’avvio dell’Osservatorio mercato delle olive da tavola e dell’olio d’oliva. Si aggiunge ai sette osservatori già operativi (latte, carne, zucchero, colture erbacee, frutta e verdura, vino e fertilizzanti). Questi osservatori comunicano i dati sui prezzi e sulla produzione.
L’Europa, leader mondiale dell’olio d’oliva
L’Unione Europea è il principale produttore, consumatore ed esportatore diolio d’oliva sul mercato globale. Questa produzione è essenziale per i settori agricoli di Spagna, Italia e Grecia in particolare. Tuttavia, la produzione è soggetta ai rischi climatici, che hanno portato anche a caduta del raccolto 24% rispetto alla media dell’ultima campagna. Gli ultimi due raccolti sono stati scarsi, aumentando le scorte e contribuendo all’impennata dei prezzi.
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Una campagna 2024/2025 più promettente
Secondo Bruxelles il raccolto dovrebbe, per la campagna 2024/2025, ritornare su livelli più consueti. Secondo l’USDA, il prossimo raccolto nell’UE dovrebbe raggiungere i 2 milioni di tonnellate (+25%). La Spagna, che produce due terzi delle olive comunitarie, dovrebbe vedere una ripresa della produzione (+69%). Anche la Tunisia prevede un rimbalzo della stessa portata (+70%). Tuttavia, sia l’USDA che gli esperti europei ritengono che i prezzi dovrebbero rimanere elevati, mentre le scorte sono vuote.
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