un anno dopo, rue Saint-Jacques resta ammaccata

un anno dopo, rue Saint-Jacques resta ammaccata
un anno dopo, rue Saint-Jacques resta ammaccata
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Nelly Bobtcheff ricorderà a lungo questo 21 giugno 2023. Quel pomeriggio, il suo quartiere chic nel 5° arrondissement di Parigi, a due passi dal Pantheon, fu deturpato dall’esplosione di gas di un edificio storico risalente al XVII secolo : il padiglione sinistro dell’antica abbazia reale di Val-de-Grâce. La sua distruzione, al 277 di rue Saint-Jacques, colpì cinque edifici vicini. A casa di Nelly, il primo piano è bruciato e tutte le finestre sono andate in frantumi.

“Nel nostro appartamento i lavori sono iniziati solo all’inizio di giugno: se riusciremo a ritornarci entro la fine dell’anno, saremo felici”affida questo ottuagenario a La Croce. È riuscita a trasferirsi nel quartiere, ma il suo assicuratore finanzia solo un anno di ricollocazione. In ogni caso, si apprezza di più “fortunato” che alcuni dei suoi vicini sono stati costretti a lasciare Parigi. “Per il momento nel nostro palazzo non abita nessuno. Un vicino ha intenzione di tornarci quest’estate perché il suo lavoro è finito. »

“Andare verso la giustizia”

Il 27 maggio si è tenuta la prima assemblea generale del collettivo Val-de-Grâce, che riunisce un centinaio di residenti, commercianti e avvocati desiderosi di“andare verso la giustizia”. Perché a un anno dalla tragedia, l’inchiesta giudiziaria aperta poco dopo la tragedia è ancora in corso. Sebbene sia accertato che l’esplosione sia stata causata da una fuga di gas, non è ancora chiaro se sia avvenuta dall’interno o dall’esterno del padiglione. È appena stata avviata anche un’altra procedura civile.

In attesa dell’esito di queste indagini, il quartiere resta devastato. Alcune aziende faticano a riconquistare i propri clienti dopo lunghi mesi di chiusura. Quanto al segretariato generale dell’Educazione Cattolica, la cui sede era lì, ha dovuto trasferirsi a settembre nella torre di Montparnasse dopo aver attraversato Montrouge.

Lo Stato ha già investito più di 1,5 milioni di euro per mettere in sicurezza il sito e realizzare i lavori di emergenza. Nel mese di dicembre, il Ministero delle Forze Armate ha lanciato un appello per raccogliere donazioni per restaurare la chiesa di Val-de-Grâce, di sua proprietà. L’obiettivo era restaurare un capolavoro dell’arte barocca, che aveva subito danni nella navata o addirittura nel coro. Lavori, però, molto meno importanti di quelli che attendono il padiglione distrutto, di cui non rimane più nulla.

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