Secondo il “New York Times”, il presidente americano uscente ha autorizzato l’esercito ucraino a utilizzare il sistema ATACMS per colpire sul suolo russo, la prima volta dall’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev.
La decisione segna una profonda svolta nella politica americana di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. Due mesi prima della fine del suo mandato presidenziale, questa domenica, 17 novembre, Joe Biden ha autorizzato Volodymyr Zelenskyj a utilizzare i missili americani ATACMS (Army Tactical Missile Systems) a lungo raggio per colpire la Russia, rivela il New York Times. E questo soprattutto nella regione di Kursk – dove i soldati ucraini hanno fatto un passo avanti in agosto – dove, secondo la Casa Bianca, alla fine di ottobre sono stati schierati 8.000 soldati nordcoreani per rafforzare l’esercito russo. Secondo il quotidiano americano, è stata proprio la decisione russa di coinvolgere le truppe nordcoreane nel conflitto tra la Corea del Nord e l’Ucraina a convincere il presidente democratico uscente.
Joe Biden aveva iniziato ad allentare le restrizioni sull’uso delle armi fornite dagli Stati Uniti sul suolo russo dopo l’assalto di Mosca a maggio a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. Per aiutare gli ucraini a difendere la città, il presidente uscente degli Stati Uniti li ha autorizzati a utilizzare il sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS), che ha una gittata di circa 80 km, contro le forze russe dall’altra parte del confine. D’altro canto non aveva autorizzato gli ucraini a utilizzare l’ATACMS, il cui raggio d’azione è di circa 305 chilometri.
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