“Il governo israeliano ha dimostrato concretamente di essere indifferente alla sorte degli ostaggi”

“Il governo israeliano ha dimostrato concretamente di essere indifferente alla sorte degli ostaggi”
“Il governo israeliano ha dimostrato concretamente di essere indifferente alla sorte degli ostaggi”
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QQuattro ostaggi israeliani sono stati rilasciati a Gaza l’8 giugno. Nelle città del Paese c’è stata gioia nelle manifestazioni che hanno salutato l’evento. La felicità delle famiglie degli ostaggi è comprensibile. Hanno visto i loro cari tornare vivi mentre le loro speranze continuavano a diminuire.

Pur congratulandosi per il successo ottenuto, l’esercito israeliano ha ammesso che si trattava di un errore “operazione difficile”. Infatti: per portare a termine questa impresa erano necessari un grande attacco terrestre e un intenso bombardamento per mettere in sicurezza le truppe operanti sul terreno.

Come ” successo “ È costato all’altra parte più di duecento morti e diverse centinaia di feriti, danni collaterali, come affermano i difensori dell’estremismo israeliano. Quattro ostaggi liberati a costo di fiumi di sangue, questo è ciò che l’esercito sa fare perfettamente “il più morale del mondo”.

Il grande errore politico di Hamas

Che lezione si può trarre da quest’ultimo e terribile episodio della guerra che Israele sta conducendo a Gaza per vendicare la sanguinosa operazione lanciata da Hamas sul suo territorio il 7 ottobre 2023? È ovvio, va ripetuto, che gli ostaggi rapiti quel giorno dal movimento che governa ciò che resta dell’enclave devono essere liberati.

Ma Hamas, tra le sue tante colpe, ha commesso un grave errore nel non capire che la natura del potere israeliano era cambiata con l’arrivo al suo interno di leader di una potente estrema destra, che teneva alla sua mercé un primo ministro ossessionato dalle sue politiche e giudiziarie sopravvivenza e che aderisce anche a molti dei suoi obiettivi.

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Durante i precedenti episodi dell’interminabile confronto tra Hamas e Israele, le autorità di questo Stato hanno fatto tutto il possibile per liberare i suoi connazionali e anche per recuperare i corpi dei morti.

Un cambiamento radicale nel regime israeliano

Rapendo, il 7 ottobre, 252 israeliani in cambio dell’allentamento del blocco di Gaza e del rilascio di alcune centinaia di prigionieri palestinesi, Hamas ha creduto, a torto, che al di là delle ritorsioni prevedibili, ma di cui non poteva immaginare l’entità, questa contrattazione ben collaudata funzionerebbe ” come al solito “. Senza comprendere che la transizione del regime israeliano dalla destra all’estrema destra ha segnato una mutazione la cui radicalità non è stata sufficientemente misurata.

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Tutti i processi di fascizzazione, e la storia del XX secolo lo ha tragicamente dimostrato, sono stati segnati dalla totale indifferenza dei loro promotori di fronte alla morte, quella degli altri certo, nemici disumanizzati, ma anche quella dei nazionali dei loro paese se fosse una condizione della loro vittoria. Dall’inizio dell’offensiva a Gaza, l’attuale governo israeliano ha dimostrato concretamente di essere indifferente alla sorte degli ostaggi.

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