La morte di Willie Mays: un duello epico con… Claude Raymond

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Autore di 660 fuoricampo in carriera nella Major League di baseball, lo stesso leggendario Willie Mays amava raccontare, fino alla sua morte avvenuta martedì sera, la famosa palla lunga che colpì contro il Quebecer Claude Raymond il 14 settembre 1965, a Houston.

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Anche per l’uomo soprannominato “Frenchie”, che fu vittima quella sera all’Astrodome, è un ricordo prezioso.

“Una delle sfide più grandi di tutta la mia vita”, l’ha già descritta il signor Raymond.

La storia è stata raccontata più volte nel corso degli anni. Sempre il mese scorso, sul principale sito web del baseball, in un articolo che riassumeva i momenti più memorabili della carriera di Mays. Anche il famoso numero 24 dei San Francisco Giants ne ha fatto menzione nella sua biografia, così come il lanciatore del Quebec nel suo libro “Frenchie” pubblicato nel 2022 e co-scritto da Marc Robitaille.

Palle finte

Il punteggio era quindi 5 a 3 per gli Astros, all’inizio del nono inning, quando Mays si avvicinò per battere Claude Raymond. C’era un corridore attivo e due eliminati. Dopo aver registrato rapidamente due strike contro Mays, il lanciatore del Quebec si è ritrovato in un duello epico con il duro battitore. Il portacolori di Astros lo ha sfidato con la sua palla veloce mentre Mays, che puntava al circuito, moltiplicava le palle foul. Ogni volta “Frenchie” rispondeva con il rapido e l’avversario toccava la palla senza metterla in gioco. Era una lotta all’ultimo sangue!

Willie Mays, con la divisa dei San Francisco Giants.

FOTO D’ARCHIVIO

Il quebecchese avrebbe potuto benissimo tentare di superarlo con un cambio di velocità o con la sua famosa scivolata, ma il suo spirito competitivo lo ha portato a continuare a usare il suo digiuno. Dietro il piatto, il ricevitore Ron Brand è entrato in gioco.

“Contando tre palle, due strike, Mays ha poi colpito 13 foul ball consecutivi!”, specifica il signor Raymond nella sua biografia.

Fu allora che la leggenda dei Giants colpì il fuoricampo da due punti che avrebbe pareggiato la partita. Esaminando il riassunto della partita, vediamo che il Quebecer ha poi concluso l’inning eliminando Willie McCovey. Gli Astros, però, non sono riusciti a segnare in fondo al nono posto. Mays e i Giants avrebbero finalmente vinto 7 a 5, alla fine del 10, senza che il Quebecer fosse coinvolto nella decisione.

“Mays poteva fare tutto: colpire, correre e brillare in difesa”, riassume il signor Raymond, ancora nella sua biografia. Potrebbe anche colpire la palla lunga.

Il più completo?

In una recente intervista con l’autore di queste righe, Felipe Alou ha fatto un discorso simile su Mays, con il quale ha giocato per i Giants dal 1958 al 1963.

“Il giocatore più completo nella storia del baseball major”, descrisse l’uomo che in seguito fu il manager dei Montreal Expos.


Filippo Alou

Pierre-Paul Poulin/Le Journal de Montréal

A proposito, il corridore che era in pista durante il famoso circuito di Mays contro Claude Raymond era Jesus Alou, il fratello di Felipe.

“Su ciascuno dei miei 13 tiri, il corridore Jesus Alou ha iniziato a correre verso la seconda base e ha dovuto tornare indietro”, ricorda “Frenchie”, ricordando che il conteggio era completo e che ci sono stati due ritiri.

L’anno successivo, precisamente il 15 aprile 1966 durante la partita inaugurale giocata al Candlestick Park di San Francisco, il lanciatore del Quebec ricorda di aver affrontato nuovamente Mays. Poi è andato a segno alla fine del quinto inning, grazie a… qualche palla scivolata.

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