“I potenziali accordi devono tenere conto degli interessi di sicurezza della Federazione Russa, basarsi su nuove realtà territoriali e, soprattutto, affrontare le cause profonde del conflitto”, si legge in un comunicato stampa del Cremlino che riassume le osservazioni di Vladimir Putin in questa intervista telefonica con Olaf Scholz, il primo in due anni.
Nel corso dello scambio durato un'ora, secondo Berlino, la cancelliera ha chiesto alla Russia di dimostrare “la volontà di avviare negoziati con l'Ucraina in vista di una pace giusta e duratura” e ha sottolineato “il costante impegno dell'UE nei confronti dell'Ucraina”, secondo un Dichiarazione del governo tedesco.
La cancelleria precisa che Olaf Scholz aveva già parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e che “lo farà anche dopo l'incontro con il presidente russo”. La cancelliera tedesca ha inoltre ribadito a Vladimir Putin “la determinazione della Germania a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario nella sua lotta difensiva contro l'aggressione russa”.
L’Ucraina denuncia, la Polonia convalida
L'Ucraina ha subito denunciato la conversazione telefonica tra la cancelliera tedesca e il presidente russo, che considera un “tentativo di compiacere” Mosca. “I colloqui con il dittatore russo da soli non apportano alcun valore aggiunto per raggiungere una pace giusta”, ha criticato in un comunicato stampa il portavoce della diplomazia ucraina, Georgii Tykhy, chiedendo invece “azioni concrete e forti che lo obblighino alla pace, e non attraverso la persuasione e i tentativi di pacificazione”.
Da parte sua, il primo ministro polacco ha accolto con favore il fatto che Olaf Scholz abbia detto a Vladimir Putin che non si potrà decidere nulla sull'Ucraina senza la partecipazione di questo Paese devastato dalla guerra.