L’USD/JPY ritorna vicino alla soglia chiave di 160
Negli ultimi tre anni il valore dello yen è diminuito drasticamente nelle principali valute. La valuta giapponese si trova ad affrontare una forte pressione a causa del significativo differenziale di tasso di interesse tra il Giappone e il resto del mondo, la Banca del Giappone ha mantenuto tassi negativi mentre tutte le altre economie sviluppate hanno aumentato drasticamente i tassi per combattere l’inflazione.
Il prezzo del cambio USD/JPY è tornato vicino al suo recente massimo di 24 anni, pari a 160, raggiunto in aprile, ma il superamento di questa soglia si rivela comunque complicato date le crescenti prospettive di prosecuzione del processo di normalizzazione monetaria della Banca del Giappone. Lo spread di rendimento a 10 anni tra i Treasury statunitensi e i JGB si sta restringendo, quindi i differenziali di rendimento non sono più chiaramente a favore di uno yen più debole.
Ovviamente, il divario tra i tassi a 3 mesi non è cambiato molto e rimane significativo considerati i tassi di riferimento ancora molto bassi della Banca del Giappone, ma a fronte di un’inflazione che è stata superiore all’obiettivo della banca centrale per più di due anni e di una crescita salariale di intorno al 2%, la banca centrale giapponese dovrebbe continuare a normalizzare la propria politica monetaria. Il governatore della BOJ Kazuo Ueda ha detto martedì al parlamento giapponese che potrebbe aumentare nuovamente i tassi di interesse nella riunione di luglio, a seconda dei prossimi dati economici.
Inoltre, le probabilità di un intervento del governo giapponese nel mercato delle quote aumentano significativamente fino a 160. Il FT ha recentemente affermato che il Giappone ha speso 60 miliardi di dollari per difendere questa soglia tra aprile e inizio maggio.
