Durante le sue esplorazioni nel del Cratere Jezero SU Marteil vagabondo Perseveranza del NASA recentemente ha fatto una scoperta intrigante: una roccia striata chiamata Il castello di Freya.
Questa formazione geologica si distingue dalle altre rocce marziane per le sue particolari caratteristiche, osservate lungo le pendici interne del cratere, dove il rover opera dal febbraio 2021. Le prime analisi suggeriscono che la roccia potrebbe avere una formazione vulcanica o metamorfica , derivante da processi ad alta temperatura e pressione. Il Il castello di Freyauna formazione di circa 20 cm di diametro, presenta una composizione chimica ancora poco chiara.
Tuttavia, le immagini multispettrali catturate dal sistema Mastcam-Z del rover hanno fornito alcuni indizi.
Secondo Atanasio Klidarasdottorando in Scienze Planetarie pressoPurdue Universityprocessi ignei o metamorfici potrebbero essere la causa delle striature osservate sulla superficie della roccia.
Nonostante l’interesse suscitato da questa scoperta, Perseverance ha dovuto proseguire la sua missione senza poter effettuare ulteriori analisi sul Il castello di Freya.
I ricercatori sperano che future indagini in quest’area possano rivelare altre rocce simili da studiare in modo più approfondito. Oltre alla scoperta del castello di Freya, nel maggio 2024, Perseverance ha documentato un campo di rocce noto come MontWashburnsituato anch’esso all’interno del cratere Jezero.
In questa zona, il rover ha identificato una roccia brillante e maculata, chiamata Ancora puntomisura circa 45 cm x 35 cm. Le analisi effettuate con gli strumenti Mastcam-Z et SuperCam (quest’ultimo in grado di vaporizzare e analizzare il materiale superficiale mediante un raggio laser) lo ha rivelato Ancora punto è composto principalmente da pirosseno e feldspato, minerali comunemente presenti nelle rocce vulcaniche e metamorfiche anche sulla Terra. Queste scoperte fanno parte della quarta campagna scientifica di Perseveranzamirando principalmente a identificare depositi di carbonato e olivina lungo una formazione geologica chiamata Unità marginalesituato sulle pareti del cratere e largo circa 45 km.
Si pensa che i carbonati, come il calcare, si siano formati durante l’antico passato di Marte, quando il clima era più caldo e umido.
Tali scoperte sono state finora rare, rendendo la ricerca in questo settore particolarmente significativa.
L’olivina, invece, è più comune ed è spesso associata alla presenza diacqua nel passato di Marte. Attraversando le mura di Cratere JezeroPerseverance potrebbe incontrare affioramenti cruciali per comprendere la storia geologica marziana. Gli scienziati sperano di trovare formazioni rocciose formatesi tra 3 e 3,7 miliardi di anni fa, in seguito all’impatto che diede vita al cratere Jezero, aprendo così una preziosa finestra sulla storia dell’acqua su Marte.
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