Sud Africa: il planetario di Johannesburg assume un'altra dimensione

Sud Africa: il planetario di Johannesburg assume un'altra dimensione
Sud Africa: il planetario di Johannesburg assume un'altra dimensione
-

Il più grande planetario dell’Africa sub-sahariana riaprirà a Johannesburg, in Sud Africa, all’inizio del prossimo anno.

Rinnovata, la struttura è dotata di una cupola digitale completamente modernizzata che illuminerà lo schermo con vaste immagini del sistema solare.

Ribattezzata Wits Anglo American, la nuova cupola può offrire un'esperienza coinvolgente, animata da 10 proiettori digitali all'avanguardia e audio surround.

“Attraverso questo esercizio profondo e coinvolgente, potresti ritrovarti all'interno della pelle di una cellula, navigando nel flusso sanguigno e penetrando nei diversi organi del corpo. Puoi anche immaginare di muoverti verso il centro della galassia alla velocità della luce. Puoi persino immaginarti come un giocatore, proiettando i tuoi giochi e giocando con altri giochi in tutto il mondo su questa mega cupola visiva. Si tratta quindi di un progetto multidisciplinare e transdisciplinare, che fa appello alle discipline umanistiche, artistiche, scientifiche, tecnologiche e matematiche. “, ha detto il vicerettore della Wits University, Zeblon Vilakazi.

Secondo il responsabile della cupola, questa nuova tecnologia cambierà l'esperienza di apprendimento dei bambini e degli adulti.

“Quindi si tratta di cose che non si limitano allo schermo. Non tutto il tempo trascorso davanti allo schermo è negativo. Quindi è tutta una questione di tempo trascorso davanti allo schermo, ma quei 20 o 30 minuti ti permettono di imparare molto. Imparerai molto da questo. E penso che in realtà sia abbastanza… E non è solo un televisore, come puoi vedere, è circondato, quindi hai una visione a 360 gradi. È molto coinvolgente. Quindi penso che sia un’esperienza molto diversa”, ha spiegato Moumita Aich, direttore del Wits Anglo American Digital Dome.

La ristrutturazione del planetario di Johannesburg consentirà a un maggior numero di scolari e astronauti in erba di conoscere la scienza dell'universo, fungendo allo stesso tempo da spazio di ricerca per gli scienziati

-

PREV 80 anni di Nuova Repubblica: “Ho vinto l'abbonamento alla NR e da 15 anni sono tifoso del quotidiano”
NEXT la pianificazione territoriale non protegge tanto quanto gli allarmi