episodio • 3 del podcast Michel Bulteau, dandy e poeta elettrico

episodio • 3 del podcast Michel Bulteau, dandy e poeta elettrico
episodio • 3 del podcast Michel Bulteau, dandy e poeta elettrico
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Le persone che ascoltano il rock’n’roll non capiscono, non hanno il senso della poesia, della magia. Non sanno di quale sangue stanno cantando quando ascoltano questa musica. Sacro, divino, satanico. Le loro ossa non si allargano. Beh, a volte piangono, okay. Ma non capivano che si trovavano in una parata sfrenata!“. Nel 1995 su France Culture, Sylvain Alzial propone una serie di cinque “Jeu de l’ouïe” sul rock letterario in compagnia di Michel Bulteau. In questo terzo numero, il poeta non esita a rivolgersi alle folle del rock’n’roll, arrivando a chiamarle imbecilli. L’opportunità per lui di esprimere anche la sua ammirazione per John Lennon e la bellezza di Patti Smith.

“John Lennon mi ha fatto sognare molto”

ho immaginato John Lennon al Dakota Hotel con i suoi piatti di riso integrale, i suoi 15.000 album e infine solo i suoi trenta 45 giri di puro rock’n’roll da Jerry Lee Lewis a Gene Vincent che aveva accumulato nel suo jukebox e che quasi ascoltava quotidiano. Lui è un una specie di semidio inavvicinabile che pretendeva solo la tenerezza degli uomini, è finita con questi proiettili improbabili e paradossali.”

Lo spettacolo trasmette estratti musicali da 96 Lacrime di Question Mark e The Mysterians, Dimmi un po’ di verità di John Lennon e Cavalli di Patti Smith.

I Grandi Macabri Ascolta più tardi

Lettura Ascoltare 5 minuti

  • Produzione: Sylvain Alzial
  • Regia: Jean-François Artéro
  • Con Michel Bulteau (poeta, saggista e regista sperimentale)
  • Gioco dell’udito – Rock letterario con Michel Bulteau 3/5 (1a trasmissione: 22/03/1995 France Culture)
  • Edizione web: Amélie Potier, Documentazione di Radio France
  • Archivio Ina-Radio Francia

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