Le aziende tedesche sono preoccupate per il calo dei prezzi in Cina

Le aziende tedesche sono preoccupate per il calo dei prezzi in Cina
Le aziende tedesche sono preoccupate per il calo dei prezzi in Cina
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Il calo dei prezzi e la bassa domanda sono le principali difficoltà in Cina per le aziende tedesche. È quanto si apprende da un rapporto della Camera di Commercio pubblicato lunedì, che ritiene controproducente applicare sovrattasse doganali europee ai veicoli elettrici cinesi.

La Cina è un mercato cruciale per la Germania, la più grande economia della zona euro, così come i suoi produttori di automobili che generano lì una parte significativa del loro fatturato. Per il 61% delle aziende tedesche intervistate la “pressione sui prezzi” è di gran lunga la principale difficoltà in questo momento in Cina, indica la Camera di commercio tedesca. La debolezza della domanda (51%), legata al rallentamento della seconda economia mondiale, e le tensioni geopolitiche (37%) sono in cima alle preoccupazioni, secondo la Camera, che ha intervistato 186 aziende.

Guerra dei prezzi

I produttori di automobili rappresentano il 21% degli intervistati. La Cina è il mercato automobilistico più grande del mondo e il più avanzato nel campo dei veicoli elettrici. Negli ultimi anni sono emersi dozzine di marchi locali innovativi (come BYD), sostenuti in particolare da sussidi all’acquisto.

Ma il rallentamento economico, che grava sulla spesa dei consumatori, ha portato negli ultimi mesi ad una guerra dei prezzi tra i produttori, a scapito della loro redditività. La “pressione sui prezzi” è “naturalmente il risultato di un eccesso di capacità, ma le nostre aziende sono consapevoli che potranno sopravvivere a questo periodo solo se diventeranno più competitive”, ha stimato venerdì durante una presentazione Maximilian Butek, funzionario della Camera tedesca.

Preoccupazione per i dazi doganali

I produttori stranieri, che faticano ad adattarsi alla rapida elettrificazione del parco automobilistico in Cina, sono ora minacciati sul loro territorio dai veicoli cinesi. La Commissione Europea, che accusa Pechino di aver favorito illegalmente i suoi produttori, prevede di imporre dal 4 luglio fino al 38% di dazi doganali aggiuntivi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi nell’UE.

La Germania è più che riservata riguardo a queste misure, temendo ritorsioni nei confronti dei suoi giganti automobilistici con una forte presenza in Cina, come Volkswagen, Mercedes-Benz e BMW. “I dazi doganali proposti dall’UE non aumenteranno la competitività”, ritiene Maximilian Butek.

“Preferiamo quindi investire sulla competitività […] piuttosto che cercare di proteggere l’industria automobilistica”, sostiene il funzionario, sottolineando che i produttori tedeschi sono “dipendenti” dal mercato cinese. Nel pieno delle tensioni commerciali, il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, è atteso in Cina per la fine della settimana.

Fonte AFP

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