La Casa del Drago: valeva davvero la pena aspettare due anni? – Serie di notizie

La Casa del Drago: valeva davvero la pena aspettare due anni? – Serie di notizie
La Casa del Drago: valeva davvero la pena aspettare due anni? – Serie di notizie
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Due anni dopo il suo strepitoso successo, la serie “La casa del drago” torna e questa volta sulla piattaforma Max. I fan saranno ricompensati per la loro pazienza?

I draghi sono tornati, ma il fuoco è lì? La serie spin-off di Game of Thrones, House of the Dragon, ritorna dopo una pausa di due anni per una seconda stagione di incesto e lotte intestine. Quindi preparati per draghi, scontri e vera guerra aperta.

La prima stagione ha lasciato i fan della serie madre un po’ sconcertati, in parte perché una serie di salti temporali hanno portato a un arco narrativo frammentato che ha impiegato un po’ di tempo per sistemarsi. È solo nello spettacolare finale di stagione che la serie sembra aver ritrovato se stessa. E questo episodio intriso di sangue si è presentato come una promessa per la stagione a venire. Ma in realtà, dove eravamo alla fine della prima stagione?

Come finisce la prima stagione

Re Viserys ha promesso alla sua prima figlia, Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy), di darle il Trono di Spade. Ma quando Viserys muore alla fine della stagione, l’amica d’infanzia di Rhaenyra e vedova di Viserys, Alicent Hightower (Olivia Cooke), fraintende gli ultimi mormorii di suo marito, portando a un colpo di stato che insedia Aegon II, il figlio maggiore di Alicent Viserys, sul Trono di Spade.

Rhaenyra si era già recata a Roccia del Drago con suo zio e marito, Daemon (Matt Smith), dove ha vissuto due tragedie: un bambino nato morto e la morte di suo figlio Lucerys Velaryon, ucciso più o meno accidentalmente da Aemond Targaryen con un occhio solo (Ewan Mitchell), fratello del re Aegon II, spingendo Westeros sull’orlo della guerra.

La buona notizia per i fan della serie è che anche senza un riepilogo completo, il primo episodio della stagione ricorda agli spettatori dove si trovano i personaggi senza abbondanza di esposizione.

Tuttavia, tra nomi troppo spesso simili e l’abbondanza di parrucche bionde, House of the Dragon resta una serie difficile da seguire. Questa non è una serie da guardare mentre scorri sul telefono se speri di comprendere tutte le complessità dei personaggi e delle loro relazioni.

Neri contro Verdi

A quasi due anni di distanza da questo finale della prima stagione, La Casa del Drago ritorna con maggiore sicurezza, con il primo episodio della sua seconda stagione. Nel corso dei primi quattro episodi (su otto) messi a nostra disposizione, House of the Dragon evolve verso una narrazione più calma ma anche più straziante rispetto ai suoi esordi.

I personaggi hanno finalmente raggiunto la maturità. Gli spettatori hanno avuto un’intera stagione per imparare a capirli. E ora che li conosciamo, la serie comincia a sondare i loro animi.

La trama riprende solo pochi giorni dopo la morte di Lucerys. Rhaenyra piange suo figlio mentre la sua fazione, i Neri, ottiene il sostegno di altre casate del regno. Allo stesso tempo, Aegon cerca di ottenere il sostegno dei Verdi, pronti a tutto pur di rimanere sul Trono di Spade nella guerra imminente.

Ollie Upton/HBO

Un ritorno alle fonti

Il primo episodio, un po’ noioso all’inizio, fornisce lo slancio affinché il seguito si concluda con una svolta scioccante progettata per tenere gli spettatori con il fiato sospeso sulle conseguenze a venire. E finalmente sentiamo che la serie trae un grande piacere nel portare sottilmente gli spettatori in ciò che provano i suoi personaggi.

Scritto da Ryan Condal e diretto dal veterano di Game of Thrones Alan Taylor, questo episodio iniziale è particolarmente abile nel comunicare ciò che sta accadendo attraverso dialoghi sottili e interpretazioni sfumate. Compresi quelli dell’attrice Eve Best, che interpreta “la regina che non è mai esistita”, Rhaenys Targaryen, e che è particolarmente abile nel creare sguardi pieni di allusioni.

Re Aegon II è curiosamente il personaggio che più probabilmente farà emergere l’umorismo oscuro che ribolle costantemente attorno ai bordi della serie. Aegon cerca di difendere la sorella-moglie Helaena Targaryen (Phia Saban) quando vede dei topi che non esistono (“La regina è un mistero eterno, non è vero?”). Passa attraverso l’intimidazione dei suoi consiglieri e di suo fratello Aemond, espone le sue terribili capacità di gestione che costringono il suo Primo Cavaliere, Otto Hightower (Rhys Ifans), a intervenire più volte per evitare un naufragio politico… Aegon personifica la nozione di successo attraverso la mediocrità. .

Man mano che gli episodi avanzano, le tensioni si allargano. I muscoli si tendono. È un veleno lento che si diffonde mentre le fazioni si preparano. È quella vecchia filastrocca del Trono di Spade che torna alle nostre orecchie per arrivare – presumiamo e speriamo – a un climax degno di quelli di cui ancora si scrive a distanza di anni.

Il primo episodio della stagione 2 di House of the Dragon è attualmente disponibile su Max.

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