Cosa cambierebbe l’ampliamento del “bonus Macron” proposto da Gabriel Attal?

Cosa cambierebbe l’ampliamento del “bonus Macron” proposto da Gabriel Attal?
Cosa cambierebbe l’ampliamento del “bonus Macron” proposto da Gabriel Attal?
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Riferendosi al programma della maggioranza presidenziale per le elezioni legislative, Gabriel Attal ha proposto di aumentare il tetto del “bonus Macron” a 10.000 euro, e “senza spese né tasse”.

La maggioranza presidenziale presenta le prime misure del suo programma per le elezioni legislative. Tra questi, l’espansione del Value Sharing Bonus (PPV). Quest’ultimo, dall’estate 2022, sostituisce il bonus eccezionale di potere d’acquisto, comunemente noto come “bonus Macron”. Il PPV, pagato ai dipendenti dalle aziende che lo desiderano, ammonta attualmente fino a 3.000 euro per dipendente e fino a 6.000 euro in alcuni casi.

Se vincesse le prossime elezioni legislative, la maggioranza presidenziale intende “aumentare l’importo del bonus fino a 10.000 euro” e “senza oneri né tasse”, ha dichiarato sabato 15 giugno il primo ministro Gabriel Attal in un’intervista con della stampa regionale.

Finora esente da tasse, il value sharing premium oggi non è più esente da tasse. Nel 2022 e nel 2023 è stato esente dall’imposta sul reddito per i dipendenti che guadagnano fino a tre volte il salario minimo. Dall’inizio del 2024 questo vantaggio viene mantenuto solo per i dipendenti che fanno parte di un’azienda con meno di 50 dipendenti (e che guadagnano comunque meno di tre volte il salario minimo) o se sono assegnati a un piano di risparmio (per tutti altri dipendenti).

Restituzione dell’esenzione fiscale

La maggioranza presidenziale rimette oggi sul tavolo l’esenzione fiscale, perché gli importi pagati dalle aziende sono diminuiti notevolmente dopo la sua abolizione all’inizio dell’anno, e il PPV ha perso la sua attrattiva per entrambi i partiti, datori di lavoro e dipendenti. Secondo l’INSEE, i pagamenti ai dipendenti sono diminuiti di oltre la metà nel primo trimestre del 2024 rispetto allo scorso anno, scendendo a 490 milioni di euro rispetto a 1,2 miliardi di euro in precedenza.

L’innalzamento del tetto a 10mila euro riguarderebbe solo una piccola parte dei dipendenti. Se guardiamo i dati Urssaf, l’importo medio del premio ammonta a soli 885 euro nel 2023, ben lontano dall’importo massimo. Inoltre, solo il 5,5% dei dipendenti ha ricevuto un bonus maggiore o uguale a 3.000 euro, ovvero 324.000 persone. Se aggiungiamo coloro che hanno ricevuto un bonus compreso tra 2.000 e 2.999 euro, saliamo solo all’11,5%, ovvero meno di 700.000 dipendenti.

Altro cambiamento: Gabriel Attal ha menzionato anche la possibilità di pagare mensilmente il bonus di condivisione del valore. Attualmente è possibile pagarlo in quattro rate.

Jeremy Bruno Giornalista BFMTV

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