Il progetto di riabilitazione del Parco Lamir preoccupa i cittadini, che temono di vedere scomparire la biodiversità

Il progetto di riabilitazione del Parco Lamir preoccupa i cittadini, che temono di vedere scomparire la biodiversità
Il progetto di riabilitazione del Parco Lamir preoccupa i cittadini, che temono di vedere scomparire la biodiversità
-

Il progetto, però, preoccupa alcuni cittadini e la onlus Sauvegarde et Avenir de Mons, che qualche giorno fa ha organizzato una passeggiata lì. “Abbiamo creato tre commissioni all’interno dell’associazione, una delle quali si occupa di tematiche legate alla biodiversità e all’ambiente di vita”, spiega Michèle Rouhart, presidente dell’organizzazione no-profit. “È in questo contesto che abbiamo organizzato una passeggiata nel Parco Lamir, ricco di magnifica biodiversità”.

Per caso, i trenta partecipanti hanno incontrato qualcuno che si è presentato come l’autore del progetto incaricato dalla città di Mons di pensare alla riqualificazione del sito. “Abbiamo avuto un vero momento di discussione con lui, si è interessato a quello che avevamo da dire e ci ha anche spiegato alcune sue idee. Sembrava sensibile alla ricchezza di questo sito ma ci ha detto che un certo numero di elementi rendevano difficile la realizzazione del suo progetto”.

Lamir Park aprirà presto al pubblico. ©DR

Uno di questi riguarda il sito stesso. “Quest’ultima appartiene in parte al CPAS e in secondo luogo alla congregazione religiosa delle Suore Nere. Il sito non è fisicamente delimitato e probabilmente sarà necessario che entrambe le parti siano d’accordo”suppone il presidente. “Soprattutto, se il sito diventa pubblico, dovranno essere rispettate alcune norme, ad esempio l’installazione di impianti di illuminazione, che saranno dannosi per la fauna selvatica e in generale per l’ambiente”.

2023, anno di realizzazione di tanti progetti a Mons

E per specificare: “Temiamo che lo status di parco pubblico possa distruggere il carattere selvaggio e spontaneo del luogo. Vogliamo sfidare la città su questo tema affinché le cose siano fatte con attenzione e sfumature e ci sia un reale valore aggiunto per i cittadini. Speriamo di non vedere arrivare le ruspe”. Timori che la città di Mons intende dissipare, perché non è questo l’obiettivo.

Il parco si trova dietro l’edificio del CPAS e appartiene infatti alla città.”, insistiamo dal dipartimento delle comunicazioni. «È oggetto degli aiuti Feder con l’obiettivo di ridefinire lo spazio in zona di incontro e convivialità, migliorando al tempo stesso la mobilità dolce e mantenendo la sosta e l’apertura al traffico. Il progetto del parco deve quindi integrarsi con il progetto di riqualificazione di Place Nervienne”.

Questo nuovo parco deve quindi costituire “un polmone verde di qualità. Dato che il terreno è già ricco di vegetazione, i lavori necessari riguarderanno in particolare la sua manutenzione e riqualificazione, la creazione di un sentiero, la sistemazione dell’arredo urbano e dell’illuminazione. L’intero progetto sarà realizzato nel rispetto della biodiversità già presente.” Il Comune insiste quindi sul fatto che il progetto riguarda solo la parte di proprietà del CPAS, aggiungendo però che “Il collegamento tra Place Nervienne e il futuro parco sarebbe facilitato da una striscia di terreno che appartiene alla congregazione”.

Ma in questa fase non è stato concluso nulla di formale.

-

PREV Due liceali inventano il “candelabro collegato” e vincono l’oro al concorso Lépine
NEXT I prezzi dei prodotti alimentari stanno finalmente crollando!