Pellicani dalmati, tartarughe marine caretta, acqua cristallina: la costa adriatica dell’Albania è una delle ultime aree incontaminate del Mar Mediterraneo. Un’area vergine che interessa investitori, come Jared Kushner, marito di Ivanka Trump e genero dell’ex presidente americano e candidato repubblicano alle prossime presidenziali, Donald Trump. Il suo progetto di investimento è stato annunciato dal New York Timespoi confermato sul social X dall’interessato.
Per un importo di 1 miliardo di dollari (924 milioni di euro), Jared Kushner prevede di creare hotel, ville e appartamenti di lusso in Serbia e Albania, in tempistiche attualmente sconosciute, attraverso la sua società di investimento Affinity Partners.
La costa marittima albanese, a volte soprannominata da alcuni tour operator le “Maldive d’Europa”, è teatro di un vero e proprio boom turistico. Nel 2023 l’Albania ha registrato il quarto posto maggiore aumento degli arrivi turistici internazionali, con una crescita del 56% rispetto al 2019, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo.
“Rotta migratoria”
L’area interessata dai progetti dell’ex consigliere della Casa Bianca è il delta del fiume Vjosa, nel sud del Paese, all’imbocco del mare Adriatico. Questo corso d’acqua è considerato “il grande delta fluviale più intatto d’Europasottolinea Gilles Pinay, direttore della ricerca del CNRS. Il Vjosa è uno degli ultimi fiumi naturali del continente. Tra i progetti di Jared Kushner c’è la costruzione, sull’isola di Sazan, immersa nel Parco Nazionale Karaburun-Sazan, riconosciuto per la sua importanza ecologica e biodiversità dal 2010, di un complesso alberghiero di lusso del marchio svizzero Aman Resorts.
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Proprio lì accanto, la penisola di Zvërnec, teoricamente protetta, è ambita anche dal genero di Donald Trump. “È parte integrante dell’ecosistema Vjosa”, precisa Gabriel Schwaderer, direttore dell’organizzazione EuroNatur. La Laguna Narta, nel cuore del delta, è un importante luogo di riproduzione e alimentazione per gli uccelli acquatici più iconici dell’Europa sudorientale, tra cui il pellicano dalmata, nonché i fenicotteri maggiori e le spatole. Questa laguna è una delle aree di sosta più importanti lungo la “rotta migratoria adriatica” che molti uccelli percorrono per raggiungere il Nord Africa.
“Come europei, c’è qualcosa che non vogliamo distruggere? »preoccupa Ulrich Eichelmann, direttore dell’organizzazione Riverwatch. L’ecologo, che ha visitato il sito, descrive le tartarughe, le dune e i fenicotteri rosa che popolano questa zona della costa mediterranea. “C’è stata pochissima attività umana intorno a questo fiume. Questo è un caso eccezionale”spiega il ricercatore Gilles Pinay.
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