Soldati nordcoreani che combattono, uccidono, vengono fatti prigionieri o catturano nemici sul territorio europeo? Questa prospettiva, inimmaginabile fino a poche settimane fa, quasi assurda, sta diventando realtà. Mercoledì 13 novembre i servizi segreti nazionali, l'agenzia di spionaggio sudcoreana, hanno confermato che i soldati nordcoreani erano impegnati in combattimenti nella regione di Kursk, a sostegno dell'incursione delle truppe ucraine sul suolo russo.
Queste affermazioni seguono quelle dei servizi segreti sudcoreani, ucraini e americani, che avevano già rilevato lo sbarco di migliaia di soldati nordcoreani a Vladivostok a metà ottobre, con la prospettiva di un futuro dispiegamento. Secondo i servizi sudcoreani, 12.000 soldati nordcoreani potrebbero essere dispiegati prima in Russia e poi eventualmente in territorio ucraino.