Parigi (awp/afp) – Gli investitori seguono con attenzione il rialzo del dollaro sui mercati finanziari giovedì, spinto dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, mentre i mercati azionari mondiali si muovono al rialzo.
Intorno alle 13:00 GMT, i mercati azionari europei si muovevano chiaramente in verde: Parigi guadagnava l’1,17%, Francoforte l’1,47% e Londra lo 0,53%.
A Wall Street gli indici dovrebbero aprire in prossimità dell’equilibrio dopo i movimenti pronunciati della scorsa settimana. Nei contratti pre-sessione, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,22%, il Nasdaq +0,02% e l’S&P 500 +0,09%.
All’ordine del giorno della sessione, gli investitori guarderanno agli Stati Uniti per l’indice dei prezzi alla produzione PPI per ottobre, alle 13:30 GMT.
“Questo indice PPI contiene elementi che alimentano l’indice d’inflazione PCE”, considerato il più favorito dalla banca centrale americana (Fed) per misurare l’evoluzione dei prezzi negli Stati Uniti, commenta Ipek Ozkardeskaya, analista della Swissquote Bank.
Inoltre, “mentre gli investitori diventano sempre più fiduciosi in una riduzione dei tassi di riferimento a dicembre, il dollaro americano ha continuato a salire”, commenta Jim Reid, economista della Deutsche Bank.
Intorno alle 13:00 GMT, la valuta americana si è apprezzata dello 0,27% rispetto alla moneta comune europea, a 1,0535 dollari per euro, a livelli che non si vedevano da più di un anno.
L’impennata del dollaro “riflette una reazione del mercato alla prospettiva di una politica fiscale espansiva negli Stati Uniti e di un deficit pubblico che potrebbe raggiungere in media il 7% del Pil sotto il mandato di Trump”, commenta William Gerlach, responsabile della gestione dei conti internazionali presso iBanFirst.
“L’apprezzamento del dollaro provoca tensioni su tutte le classi di attivi”, osserva Christopher Dembik, responsabile investimenti di Pictet AM France.
Bitcoin continua la sua ascesa
La più grande criptovaluta per capitalizzazione veniva scambiata a $ 91.253,45 intorno alle 13:00 GMT, moderando leggermente i suoi guadagni dopo aver superato brevemente i $ 93.000 del giorno prima.
“Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e la sensazione che la sua amministrazione sarà vantaggiosa per i criptoasset hanno aiutato bitcoin a stabilizzarsi sopra i 90.000 dollari”, sottolinea Patrick Munnelly, analista di Tickmill Group.
Il presidente eletto, che entrerà in carica a gennaio, ha promesso di rendere gli Stati Uniti “la capitale mondiale delle criptovalute” allentando drasticamente il contesto normativo. Ha anche menzionato la creazione di una riserva nazionale strategica di bitcoin.
Ritorno alle origini per Burberry
Il gruppo britannico del lusso Burberry si concentrerà nuovamente sui suoi prodotti storici, come il famoso trench, nella speranza di uscire dalle difficoltà, una strategia che sembra approvata dal mercato, nonostante i risultati disastrosi presentati giovedì.
Questa rifocalizzazione è stata accolta con favore dagli investitori, con il prezzo delle azioni del gruppo che è salito del 21,33% intorno alle 13:00 GMT alla Borsa di Londra.
Swiss Life perd du terreno
La compagnia di assicurazioni svizzera Swiss Life ha rivelato giovedì premi migliori del previsto su nove mesi grazie alle sue attività di assicurazione sulla vita in Francia, ma resta prudente su uno dei suoi obiettivi finanziari vista l’evoluzione del settore immobiliare in Francia e Germania.
I risultati sono considerati “buoni”, secondo Simon Foessmeier, analista di Vontobel. Ma per “muovere l’ago” del mercato serviva qualcosa di più, data l’elevata valutazione del titolo in borsa.
Giovedì intorno alle 13:00 GMT le azioni del gruppo hanno perso l’1,36% alla Borsa svizzera. Da gennaio, tuttavia, si è apprezzato di circa il 22%.
Ombre sud SMA Solar
Il produttore di inverter solari SMA Solar crolla (-15,70% a Francoforte intorno alle 13:00 GMT), dopo aver nuovamente abbassato le sue previsioni per l’anno in corso, dopo una prima correzione a giugno.
Olio lento
Giovedì i prezzi del petrolio si sono stabilizzati, in un mercato preoccupato dal rialzo del dollaro che rende meno attraenti gli acquisti di greggio denominati nella valuta americana, mentre persistono preoccupazioni sulla domanda.
Intorno alle 13:00 GMT, un barile di Brent del Mare del Nord veniva scambiato a 72,70 dollari (+0,42%), il suo equivalente americano West Texas Intermediate (WTI) a 68,84 dollari (+0,41%).
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