“La nostra democrazia merita meglio di te”: François Ruffin castiga LFI

“La nostra democrazia merita meglio di te”: François Ruffin castiga LFI
“La nostra democrazia merita meglio di te”: François Ruffin castiga LFI
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Mmeno di 24 ore dopo l’annuncio del programma comune, si manifestano tensioni all’interno del “Nuovo Fronte Popolare”. In questione, le investiture di La France insoumise annunciate venerdì sera. C’è, da un lato, Adrien Quatennens, condannato nel dicembre 2022 per violenza domestica a quattro mesi di reclusione con sospensione della pena, e che è stato investito del 1D Circoscrizione elettorale Nord. E dall’altro, diversi dirigenti di Insoumis, tra cui Raquel Garrido, Danielle Simonnet e Alexis Corbière, sono rimasti indietro. “È assolutamente meschino, meschino, un regolamento di conti, quando si tratta di impedire che l’estrema destra prenda il potere”, ha dichiarato sabato mattina Alexis Corbière a France Info.

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“L’impudenza di essere in disaccordo con il grande leader”

Annunci che hanno acceso la polvere e spinto diversi esponenti politici di sinistra a esprimere la loro insoddisfazione. Tra questi, François Ruffin, istigatore di questa alleanza. “Non vi ho chiesto nessuna nomina, nessuna autorizzazione”, risponde, su X, a un messaggio di La France insoumise che annuncia la sua candidatura al 1D Circoscrizione elettorale di Somme.

“Non sono caduto sotto le forche caudali della tua stupidità, del tuo settarismo”, continua. Si preferisce un uomo che picchia la moglie, colpevole di violenza domestica, ai compagni che hanno l’impudenza di essere in disaccordo con il grande leader”, ha scritto riferendosi a Jean-Luc Mélenchon. “La nostra democrazia merita di meglio di voi”, conclude il portavoce di Picardie Debout.

Vincere “per le persone”

In un secondo messaggio, François Ruffin denuncia “la brutta farsa” della “leadership della Francia ribelle, lungi dall’essere all’altezza di questo momento”. Mentre tutti i partiti si sono accordati su un programma e sulla presentazione di un unico candidato in ogni collegio elettorale, la LFI “si è piegata ai peggiori schemi”, continua. “L’estrema destra bussa alla porta del potere. E che cosa fanno? Si dividono. Eliminano i candidati uscenti, per il solo motivo che hanno libertà di parola, senza guinzaglio o museruola. »

Rompendo con la decisione della France insoumise, François Ruffin chiede sostegno agli “epurati”. “E l’accordo deve reggere, il programma va difeso. La campagna deve essere portata avanti”, assicura.

Fedele alla sua linea di condotta, ricorda l’importanza della questione e di questa alleanza: vincere “non per le posizioni ma per le persone”. E François Ruffin conclude: “per Martine, badante, per Samir, carrellista, per Jeannette, donna delle pulizie. Per cambiare le loro vite, un po’, in meglio. »

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