La notizia della morte di Altesse de la Serre, una cavalla da competizione uccisa dal colpo di un cacciatore a Isenay (Nièvre), suscita ancora emozioni in Borgogna. Sui social network gli internauti condividono la loro rabbia, il loro dolore e, talvolta, cercano di temperare il clima di sfiducia nei confronti dei cacciatori.
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In poche ore la notizia si è diffusa a macchia d’olio. E, una volta nel mirino degli internauti, ha avuto l’effetto di una bomba. Ovunque, la sfortunata morte della cavalla Altesse de la Serre, uccisa da un proiettile alla spalla durante una battuta di caccia, semina commozione, sgomento e soprattutto incomprensione.
Ricordiamo che la morte del cavallo è avvenuta il 6 novembre. Diane de Charmasse, allevatrice residente a Isenay (Nièvre) responsabile di Altesse, è stata informata da un gruppo di cacciatori venuti a bussare alla sua porta per informarla dell’incidente. Una notizia terribile che l’allevatore si affretta a vedere sui suoi terreni, incredula. Ma quando scopre i resti della cavalla, che giacciono inerti in mezzo al suo prato, Diane non può che rendersi conto dell’ovvio. Tanto più che per lei non ci sono dubbi: i cacciatori si trovavano nella sua proprietà al momento della sparatoria, contrariamente a quanto inizialmente sostenuto dal gruppo.
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La scomparsa di questa cavalla, di appena 14 anni, ha sollevato molti interrogativi tra le persone che hanno appreso la triste notizia. Come sono riusciti i cacciatori a sparare all’animale? Solo l’indagine attuale, affidata a l’Ufficio francese per la biodiversità (OFB) riuscirà a porre fine alla questione che pesa sulle coscienze da una settimana.
Ma per ora la ricerca non ha prodotto nulla di nuovo, lasciando gli internauti liberi di riflettere. Determinati a condividere sul web le proprie sensazioni, in particolare riguardo alla presenza di un cinghiale al momento dello sparo, che avrebbe giustificato la pressione del grilletto. “L’ha scambiato per un coniglio?“, Jean-Jacques si sorprende sul social networkIl loro cinghiale è grande“, “colore buffo per un animale del genere“… Ognuno ha la sua teoria: regolamento di conti, sparatoria accidentale, nebbia. Tutte le tesi vanno di pari passo e generalmente giungono alla stessa conclusione di Daniel, un altro internauta che scrive: “Ha avuto difficoltà a identificare un cavallo, è grave!!! Gli deve essere revocata immediatamente la patente!!“
@france3bfc Altesse de la Serre, una cavalla da competizione del cavaliere Jean-Marie Bazire, è stata uccisa da un cacciatore mentre pascolava nel suo prato, nella Nièvre. L’allevatrice, Diane de Charmasse, è certa che la colpa sia dell’assassino. È aperta un’indagine #borgogna #caccia #campagna #nievre #animali #incidentecaccia
♬ suono originale – Francia 3 BorgognaFranca Contea
Perché la morte di Altesse de la Serre ha rilanciato l’eterno dibattito sul divieto della pratica della caccia.
Gli amanti degli animali e le persone indignate per la morte della cavalla non esitano a usare parole pesanti sui social network, descrivendo il gesto del cacciatore come “assassino“, Di “rivoltante“Anche”di disumano“. “Un altro SCANDALO, la morte di un animale innocente, per soddisfare un piacere malsano“, analizza Joséphine su Facebook, insieme ad altre persone scioccate: “Un animale tranquillo nel suo campo che ancora una volta è stato ucciso dal peggior predatore: il cacciatore!“, “Spero che gli vengano tolte le armi e la licenza di caccia a vita“Solo la giustizia può decidere alla fine.
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Altesse de la Serre era un cavallo competitivo utilizzato nelle gare nazionali di salto ostacoli. Una bestia prestigiosa, di proprietà della scuderia Jean-Marie Bazire, valutata quasi 30.000 euro grazie ai suoi otto anni di addestramento. Una somma considerevole che ha guadagnato molta attenzione alla storia. Ma al di là della figura, è la morte sfortunata e ancora inspiegabile di un essere vivente a suscitare l’emozione e l’ira dei lettori.
“Che si tratti di un pony da 100 euro o di una cavalla da 30.000, deve essere condannato per le sue azioni. Ha sparato a un animale in una proprietà privata “, commenta Thalie su Facebook.”Il mio cavallo ha preso il garretto 3 anni fa… Quindi qualunque sia il valore, pensa ai sentimenti che proviamo per i nostri animali!“, insulta anche Elise.
Molti mandano anche il loro sostegno all’allevatrice, commossi dalla persona di questo compagno di cui si prende cura da diversi anni. Anche Diane de Charmasse e la proprietaria del prato hanno presentato denuncia. Anche Jean-Marie Bazire ha annunciato di voler avviare il procedimento.
Nonostante tutto, alcuni commenti tentano di smorzare le frecciate (e talvolta gli insulti…) rivolte a chi pratica la caccia. Un “tempo libero” sempre più contestato, soprattutto per i molteplici incidenti commessi negli ultimi anni su animali o esseri umani (jogging, escursionisti, ciclisti, ecc.). “Non mettiamoli tutti nella stessa borsa chiamandoli alcolizzati“, difende Aurore nel tentativo di stemperare i commenti lasciati sotto il nostro video Tik Tok pubblicato l’11 novembre. “Non tutti i cacciatori sono uguali.“
Altri, come un certo “Visky” su Tik Tok, provano a spiegare la sparatoria senza sopraffare il cacciatore: “Da una certa angolazione abbiamo già visto proiettili rimbalzare sui crani dei cinghiali senza ucciderli e quindi cambiare direzione, cosa rara ma possibile…“. Franck sottolinea anche che un “il proiettile perso può raggiungere i 3 chilometri!Al che altri utenti rispondono che il tiro deve essere effettuato in diagonale, per evitare che i proiettili causino inavvertitamente vittime.
Alcuni, meno moderati, difendono apertamente la caccia, non apprezzando la messa in dubbio della sua legittimità in Francia da parte di altri internauti. “Smettetela di dire basta ai cacciatori, sono molto felice di non avere 30 cinghiali che devastano la mia terra, sono lì per regolamentare. Purtroppo gli incidenti accadono.”
Un dibattito che resterà aperto fino alla conclusione delle indagini.