Caso Michèle Even: processo a cronometro per omicidio

Caso Michèle Even: processo a cronometro per omicidio
Caso Michèle Even: processo a cronometro per omicidio
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Hervé Even era un giovane falegname che costruiva bare. Amava il suo lavoro, viveva felicemente in questo angolo della Mosella dove era nato e aveva una storia d’amore perfetta con sua moglie Michèle. Ma all’inizio della primavera del 1991, questo universo sta crollando. Il falegname si ritrova accusato del brutale omicidio della moglie.

Lui nega, ma da lì in poi il sospetto non smetterà mai di attaccargli la pelle. Gli inquirenti, e poi a poco a poco i suoceri, punteranno il dito contro di lui come possibile colpevole. “In questo caso non sono mai state offerte loro altre alternative. Non abbiamo mai esplorato altre strade“, indica Kévin Grethen, giornalista e ospite di L’ora del delitto.

Una semplice sveglia, appoggiata su un comodino, si ritroverà quindi al centro della vicenda. Così sarà il destino legale del marito sospeso a questa mano grande e piccola che segna l’ora del delitto.

E’ un’accusa per eliminazione.


Kévin Grethen, giornalista di “Ouest France”

L’unica testimone è Gertrude Kremer, l’inquilina del piano di sopra che dice di essere stata svegliata da un forte rumore alle 6:05, ha guardato la sveglia in camera da letto. In quel momento la vittima era sola in casa. Suo marito era uscito per andare al lavoro mezz’ora prima. Insieme a suo cognato, timbra il cartellino in falegnameria alle 5:53 in punto.

Il marito quindi haun alibi solidissimo anche se i gendarmi avranno dei dubbi. Si concentrano in particolare sulla coppia Pari, non proprio perfetta nonostante le assicurazioni. Hervé aveva difficoltà a sostenere l’autoritarismo di Michèle. Per gli investigatori non c’è nessun altro sospettatosolo il marito avrebbe potuto commettere il delitto in un impeto di rabbia, e Gertrude Kremer si era sicuramente sbagliata sull’ora del litigio e ha confuso l’ago piccolo con l’ago grande.

Hervé Even viene finalmente assolto. È un semplice risveglio che alla fine deciderà se è colpevole o meno. “Questo è davvero il fattore decisivo. Senza questo elemento a discarico, penso che Hervé Even sarebbe stato condannato nonostante gli elementi sottili. Non c’erano elementi tranne che non vedevamo chi altro potesse essere. È un’accusa per eliminazione”, ha detto Kévin Grethen.

La verità in questo caso non è mai stata stabilita e per il giudice Gilbert Thiel, ospite dell’ L’ora del delitto, sembra improbabile che riusciremo mai a raggiungere questo obiettivo. “Le cose sembrano piuttosto compromesse. Sappiamo benissimo che il passare del tempo è il nemico mortale delle procedure», spiega.

Gli ospiti dello spettacolo

-Kévin Grethen, giornalista presso Francia occidentale e autore del libro Casi irrisolti pubblicati dalle edizioni quotidiane. Ha seguito il caso Il repubblicano lorenese.
– Giudice Gilbert Thiel, ex magistrato e giudice istruttore a Nancy. All’epoca era vice generale presso la Corte d’appello di Metz. Ha scritto Serial killer fabbricati in Francia pubblicato da Robert Laffont.

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