Gli studi Ubisoft sono conosciuti in tutto il mondo per le saghe di punta come Assassin’s Creed e The Crew. Recentemente è sorta una controversia attorno a uno dei classici del franchise di corse automobilistiche, mentre I giocatori californiani hanno appena lanciato un’importante azione contro Ubisoft. Proprio quello!
The Crew scompare dalle vetrine digitali
Nel dicembre 2023, i team Ubisoft hanno preso una decisione radicale per la prima opera della saga di The Crew. L’editore, infatti, ha rimosso con discrezione The Crew dai negozi digitali e ha confermato che il gioco online non sarebbe più stato giocabile a partire dall’aprile 2024. Il gioco non era quindi più disponibile su Steam, Xbox e PlayStation. The Crew è una serie di corse a mondo aperto sviluppata da Ubisoft Ivory Tower, che ha attirato oltre 40 milioni di giocatori dall’uscita del gioco originale nel 2014. Molti fan non capivano perché questo gioco di punta non fosse più giocabile dall’oggi al domani, e alcuni hanno addirittura deciso di provare tutto!
“Dopo quasi un decennio di supporto, dismetteremo The Crew 1 il 31 marzo 2024. Comprendiamo che questo potrebbe essere deludente per i giocatori che stanno ancora godendosi il gioco, ma è necessario a causa dell’infrastruttura dei server in arrivo e delle licenze.” vincoli.”
Ubisoft
(Fonte)
Questi giocatori in guerra con Ubisoft!
Due consumatori californiani stanno attualmente facendo causa a Ubisoft per aver chiuso il gioco di corse The Crew. I giocatori ha lanciato qualche giorno fa una proposta di class action accusando Ubisoft di violare le leggi sulla protezione dei consumatori della California. Affermano che Ubisoft ha ingannato i consumatori facendogli dire che stavano acquistando un giocoquando in realtà, “stavano solo affittando una licenza limitata per accedere a un gioco che gli imputati scelgono di mantenere come desiderano”.
Ma questo non è l’unico aspetto preso di mira da questa denuncia, i giocatori sostengono anche che la confezione del prodotto “rappresentava falsamente che The Crew stesso fosse codificato su dischi fisici che i consumatori potevano acquistare o su file digitali che i consumatori potevano scaricare a pagamento, quando in realtà i dischi fisici e i file scaricati che i consumatori pagavano erano più simili a una chiave che potevano usare per aprire le porte di questo server remoto, che gli imputati un giorno potrebbero decidere di non mantenere.”
La denuncia rileva inoltre che Ubisoft ha precedentemente chiuso i server online per i giochi più vecchi preservando la loro funzionalità offline, come nel caso di Assassin’s Creed 2 e 3. I querelanti vogliono che il tribunale approvi l’azione in giustizia come azione collettiva e richiedere un risarcimento monetario e un risarcimento danni per i giocatori interessatie soprattutto coloro che si uniscono alla denuncia. Insomma, i fan che hanno lanciato questo appello si aspettano molto dagli studios, e solo il futuro ci dirà l’esito di questo procedimento legale che sta gradualmente prendendo slancio!
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