Secondo un’analisi pubblicata mercoledì dalla Banca nazionale del Belgio (BNB), il previsto aumento degli episodi di temperature superiori alla media storica in Belgio dovrebbe avere “un moderato effetto al rialzo” sull’inflazione alimentare, con un’incidenza più pronunciata durante i mesi estivi. mentre a Baku si tiene la COP29.
Il cambiamento climatico non risparmia l’Europa e il nostro Paese, e si accompagna a fenomeni meteorologici intensi più frequenti, come ondate di caldo, precipitazioni intense, temporali… L’aumento del mercurio appare più marcato anche nel Vecchio Continente. Pertanto, la temperatura media mobile annuale su 30 anni era già aumentata in media di +2,3°C in Belgio nel 2023 rispetto al periodo 1850-1900.
Un moderato effetto al rialzo
L’analisi della BNB, che si basa su “un’estrapolazione teorica da studi esistenti”, prevede che il previsto aumento di episodi di temperature superiori alla media storica in Belgio dovrebbe avere un moderato effetto al rialzo sull’inflazione alimentare, con un’incidenza più pronunciata durante il mesi estivi. Inoltre, il previsto aumento della frequenza e dell’intensità delle ondate di caldo e dei periodi di siccità nei prossimi anni rafforza il rischio di un’accelerazione dell’inflazione alimentare in Belgio durante l’estate.
Inoltre, il Belgio importa gran parte dei suoi prodotti agricoli da paesi vicini, come la Spagna o l’Italia, dove il cambiamento climatico potrebbe avere effetti ancora più pronunciati sui prezzi dei prodotti alimentari. Ciò espone il nostro Paese a un’ulteriore inflazione alimentare attraverso il canale commerciale, sottolinea ulteriormente lo studio della BNB.
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