Secondo uno studio recentemente pubblicato dalla società Information International (II), i danni verificatisi in Libano dall’8 ottobre 2023, data di inizio del conflitto tra Hezbollah e Israele, sono stimati finora in quasi 10 miliardi di dollari. Cifre che potrebbero essere riviste al rialzo, visto che il conflitto è ancora in corso.
I dati forniti dal centro sono divisi in due parti e tengono conto dell’intensificarsi delle operazioni israeliane a partire dal 17 settembre 2024, data del cosiddetto attacco “beeper”. Si stima che i danni causati da quella data e fino alla fine di ottobre siano pari a 7 miliardi di dollari, rispetto ai quasi 3 miliardi di dollari tra l’8 ottobre 2023 e il 16 settembre 2024.
Inoltre, dall’8 ottobre 2023, 178 soccorritori sono stati uccisi e altri 279 feriti. Nei centri di accoglienza sono ospitati 189.174 sfollati, di cui 43.766 famiglie. Allo stesso tempo, 530.737 persone sono fuggite in Siria, di cui 358.133 siriani e 172.604 libanesi. 120.000 persone fuggirono in altri paesi, ricorda II.
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Distrutte più di 36.000 case
Secondo lo studio, le perdite generate rappresentano quindi già quasi il doppio di quelle della guerra del luglio 2006 tra il partito sciita e lo Stato ebraico, stimate nel 2006 in 5,3 miliardi di dollari. E nel dettaglio, questo divario tra i due conflitti è evidente a quasi tutti i livelli, ad eccezione dei danni alle infrastrutture, che sono molto meno mirati rispetto al conflitto precedente.
Il conto più pesante riguarda le case, con 4,26 miliardi di dollari di perdite – di cui 3,850 dal 17 settembre, con 36.000 case completamente distrutte, 22.000 parzialmente distrutte e 120.000 leggermente danneggiate solo in questo periodo –, quasi il doppio di quelle del luglio 2006 (2,2 miliardi). Seguono poi l’agricoltura e l’ambiente con 900 milioni di dollari di perdite (di cui 650 milioni dal 17 settembre 2024), rispetto ai 450 milioni di dollari del 2006; le infrastrutture, con perdite per 570 milioni di dollari (di cui 520 milioni dal 17 settembre), contro 900 milioni del 2006; commercio e industria con 470 milioni di dollari (di cui 350 milioni dal 17 settembre), la stessa cifra del 2006.
A questi danni settoriali, infine, si aggiungono le perdite indirette legate al calo delle attività economiche che sono stimate in 30 milioni al giorno dal 17 settembre (rispetto agli 8 milioni al giorno del periodo precedente) e portano il totale a 3,38 miliardi. dollari dall’inizio del conflitto, ovvero poco più di un terzo del conto totale e quasi tre volte l’ammontare delle perdite indirette registrate nel 2006. Rimangono infine i costi legati alle operazioni di sgombero e ad altre operazioni di emergenza, stimati in 390 milioni dollari (320 milioni dal 17 settembre), contro 50 milioni di dollari nel 2006.
Secondo uno studio recentemente pubblicato dalla società Information International (II), i danni verificatisi in Libano dall’8 ottobre 2023, data di inizio del conflitto tra Hezbollah e Israele, sono stimati finora in quasi 10 miliardi di dollari. Cifre che potrebbero essere riviste al rialzo, visto che il conflitto è ancora in corso. I dati forniti dal centro sono…
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