Il produttore francese Alpine, filiale della Renault, ha presentato giovedì la sua prima auto elettrica, una piccola vettura sportiva che dovrà competere con la Mini. L’Alpine A290 è una versione muscolosa della Renault 5, con carrozzeria allargata e croci sui fari, che evocano i rally. Deve competere con la city car britannica Mini e “cosa succederà” ad altri produttori in termini di piccole auto sportive elettriche premium, ha dichiarato il capo del marchio, Philippe Krief, durante una presentazione alla stampa sotto embargo alla fine di maggio.
Lo stile delle piccole auto sportive degli anni ’80
Questa A290, che si riferisce alle piccole auto sportive degli anni ’80, “crea il collegamento” tra la sportiva A110, l’unico modello Alpine attualmente sul mercato, e la nuova gamma elettrica del produttore, che conterà sette veicoli in totale tra cui diversi SUV , ha sottolineato Philippe Krief , ex Ferrari.
Prodotta a Flins, nello Yvelines, insieme alla Renault 5, la A110 sarà messa in vendita alla fine del 2024 ad un prezzo di circa 38.000 euro. Utilizza il motore della Renault Mégane, con una potenza media di 220 cavalli. Con una batteria di dimensioni contenute, e quindi più leggera, offre un’autonomia di 380 chilometri.
Arrivo veloce di nuovi modelli
Per questo tipo di modello, la prestazione per passare da “0 a 100 km/h non sarà più così importante”, ha sottolineato Sovany Ang, direttore del prodotto Alpine. “L’emozione e l’agilità saranno più importanti.” Secondo gli ingegneri Alpine, il suo comportamento sia in accelerazione che in curva è stato modellato su quello della A110. Il suono del motore elettrico è stato rimodellato e amplificato per accompagnare l’accelerazione. Sul volante, un pulsante rosso permette di guadagnare qualche cavallo per effettuare un sorpasso, come su una vettura di Formula 1. E il computer di bordo propone delle “sfide” (accelerazione, curve) al guidatore.
Il marchio del gruppo Renault aumenterà con il rapido arrivo di nuovi modelli e l’apertura di nuove concessionarie in Europa. Ma “la cosa più difficile è creare il marchio per andare negli Stati Uniti”, dove la notorietà di Alpine è agli inizi, ha sottolineato Philippe Krief.
