Assassinio di Nicolas in Ardèche: un tentativo di estorsione? L’assassino ammette “un atto intimidatorio a comando” davanti alla discoteca

Assassinio di Nicolas in Ardèche: un tentativo di estorsione? L’assassino ammette “un atto intimidatorio a comando” davanti alla discoteca
Assassinio di Nicolas in Ardèche: un tentativo di estorsione? L’assassino ammette “un atto intimidatorio a comando” davanti alla discoteca
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l’essenziale
I due uomini di 19 e 23 anni arrestati il ​​4 novembre, nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Nicolas (Ardèche), hanno ammesso i fatti. L’assassino ha risposto all’ordine di “commettere un atto intimidatorio”, secondo la procura di Marsiglia.

I due sospettati arrestati lunedì 4 novembre nell’ambito dell’indagine penale sull’omicidio di Nicolas Dumas, 22 anni, davanti alla discoteca Seven, a Saint-Péray (Ardèche), hanno ammesso i fatti, secondo il pubblico ministero di Marsiglia. Durante la sua conferenza stampa, questo martedì 12 novembre, Nicolas Bessone ha affermato che questi due uomini “hanno riconosciuto la materialità dei fatti”.

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Uno di questi sospettati è un senzatetto italiano di 19 anni, arrestato in un punto di scambio, Cité de la Bricarde, nei quartieri nord di Marsiglia. “È arrivato in Francia qualche mese fa”, ha detto il capo della Procura di Marsiglia, “senza essere oggetto di alcuna notifica”. È sospettato di aver aperto il fuoco sulla folla in attesa davanti alla discoteca Le Seven, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, durante una serata di Halloween.

La vittima, Nicolas Dumas, era un giovane giocatore di rugby del club Romans-sur-Isère (Drôme). È stato colpito a morte alla testa. Non è stato stabilito alcun collegamento tra lui e l’assassino. Altre due persone sono rimaste ferite. Il giovane aggressore, vestito con un passamontagna, avrebbe risposto all’ordine di “commettere un atto intimidatorio davanti a questa discoteca”. Ma secondo le sue dichiarazioni, ha detto che “non intendeva togliere la vita a nessuno”.

Telefonia e informazione

Il secondo sospettato, di 23 anni, è stato arrestato a Cavaillon (Vaucluse). Secondo Nicolas Bessone è noto alla polizia. Ha ammesso di essere al volante dell’auto in cui era seduto il presunto assassino.

La polizia è riuscita a rintracciare questi sospetti grazie al lavoro di intelligence e all’uso dei telefoni. I due uomini sono in custodia cautelare dal 7 novembre.

La giurisdizione interregionale specializzata di Marsiglia (Jirs), che tratta i casi di criminalità organizzata, è incaricata del proseguimento delle indagini.

La pista di un tentativo di estorsione è al vaglio degli investigatori della polizia giudiziaria. Secondo molti specialisti e osservatori, i tentativi di racket contro i negozi e i locali notturni tendono ad aumentare, sia in alcuni quartieri di Marsiglia, ma anche nelle regioni vicine. Non è da escludere un commando inviato dalla città di Marsiglia per cercare di intimidire i responsabili della discoteca presa di mira.

La saturazione del mercato della droga a Marsiglia spinge i trafficanti a diversificare le loro attività. I leader dei cartelli organizzano raid per cercare di estorcere denaro alle imprese. Secondo le nostre informazioni, il reclutamento delle “manine” avviene sui social network per un compenso che può variare dai 3.000 ai 30.000 euro, a seconda della missione.

I funerali di Nicolas Dumas si sono svolti questo martedì, 12 novembre, a Romans-sur-Isère. L’anno scorso, un altro giovane dello stesso club di rugby, Thomas Perotto, 16 anni, è stato accoltellato a morte a Crépol (Drôme), dopo un ballo di paese.

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