STMicroelectronics (+2,61% a 25,93 euro) brilla al vertice dell'indice di punta del mercato parigino, contro un mercato in calo. Il produttore di semiconduttori, la cui azione è scesa del 42% dall'inizio dell'anno, è sostenuto dalla sua controparte tedesca Infineon Technologies (+5,1% a Francoforte) che ha pubblicato risultati più solidi del previsto nell'ultimo trimestre. Infineon ha tuttavia indicato di aspettarsi un calo del fatturato durante l’anno finanziario che si concluderà a settembre 2025.
Le previsioni riviste si spiegano con la persistente debolezza della domanda di chip destinati all'automobile, all'industria e all'elettronica di consumo.
Mentre gli ordini di chip destinati ad alimentare l’intelligenza artificiale nei data center sono in forte aumento, quelli dei produttori di smartphone, laptop, auto elettriche e apparecchiature industriali rimangono relativamente fiaccati, questi ultimi che negli ultimi anni hanno accumulato scorte.
All'inizio di novembre la STMicroelectronics è stata penalizzata da diversi declassamenti da parte di broker, tra cui quello di Morgan Stanley. Hanno reagito agli annunci del produttore di semiconduttori, che ha emesso il terzo avvertimento dall'inizio dell'anno a causa della sua esposizione al settore automobilistico e all'industria. L'azienda franco-italiana ha inoltre avvertito che il calo del fatturato tra il quarto trimestre del 2024 e il primo trimestre del 2025 dovrebbe essere molto superiore alla normale stagionalità.
STMicroelectronics ha fissato al 20 novembre il prossimo incontro con gli investitori, per una giornata a loro dedicata.