La canadese B2Gold evita “gli stivali” della giunta

La canadese B2Gold evita “gli stivali” della giunta
La canadese B2Gold evita “gli stivali” della giunta
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Oro dal Mali: il canadese B2Gold evita “gli stivali” della giunta

In Mali, le società aurifere straniere sono state costrette a incassare dopo l’audit delle miniere d’oro che ha rivelato un deficit compreso tra 300 e 600 miliardi di FCFA per lo Stato. La Barrick Gold, una delle più grandi società di estrazione dell’oro del paese, è attualmente minacciata dalla giunta perché apparentemente ha deciso di non adeguarsi.

B2Gold lancerà lo sfruttamento di un altro deposito nel 2025

Non è questo il caso di B2Gold, che ha pagato al governo maliano 30 milioni di dollari, ovvero 18,4 miliardi di franchi CFA, per “regolamentazioni fiscali una tantum”. Tracce di questo pagamento possono essere trovate nei risultati dell’azienda nel terzo trimestre del 2024.

Il pagamento gli consente di avviare, a partire dal 2025, lo sfruttamento di un giacimento situato a 20 km dalla sua miniera d’oro di Fekola, la seconda miniera più grande del Mali con una produzione prevista di 420.000 once nel 2024.

Lo sfruttamento di questo nuovo filone sarà regolato dal nuovo codice minerario maliano che permette di convogliare una quota maggiore dei ricavi nelle casse statali.

Autore: Bernardin Patinvoh – Seneweb.com

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