– Cosa hai provato nei confronti di Thomas Ruyant nelle ultime ore prima della partenza?
“Mi sentivo incredibilmente calmo, sereno e felice di partire. E poi, una volta fuori, dopo un po' di lavoro sui dati meteo, se n'è andato con una seria voglia di combattere. Successivamente non è neutrale fare un tour mondiale. Quando sei sul pontile e lasci la tua famiglia e i tuoi cari, c'è sempre un po' di emozione. E poi Thomas è uno a cui piace esprimerlo. Ma penso che si fosse preparato bene per la sua gara e per la sua partenza. Si è concesso il tempo di cui aveva bisogno accanto ai suoi figli e alla sua famiglia. Si è preparato molto bene. »
– Dev’essere dura per i 40 skipper partire con calma…
“Le cose non sono mai facili. Ovviamente vuoi partire con un po' di vento che ti allontani dalla costa, che ti tenga lontano dalle barche che ti seguono e che ti permetta di riprendere la rotta tenendoti lontano dalla terra e dagli umani. Siamo rimasti per un po' vicini alle nostre barche e, ad un certo punto, i due erano abbastanza vicini l'uno all'altro e i marinai sorridevano. E poi, nella distanza da percorrere, non è chi ride per primo a fare la differenza. »
– Quali sono le previsioni del tempo per le prossime ore?
“Le prime 24 ore sono leggere, lo abbiamo visto oggi (Domenica). Ci aspettavamo un flusso da nord-est che alla fine è arrivato. Dovrebbe rafforzarsi man mano che le barche si allontanano dalla costa, ma la velocità con cui si allontanano determinerà la loro capacità di entrare realmente in un flusso leggermente più grande, che potrebbe essere abbastanza forte entro 24-36 ore per atterrare a Capo Finisterre. Con per il momento ancora un flusso da nord-est piuttosto forte, ma con swell che provengono da ovest e potrebbero creare uno stato di mare leggermente mosso a Capo Finisterre. »