Il servizio antincendio e di soccorso è stato condannato dopo la morte del pompiere nel 2016

Il servizio antincendio e di soccorso è stato condannato dopo la morte del pompiere nel 2016
Il servizio antincendio e di soccorso è stato condannato dopo la morte del pompiere nel 2016
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Il tribunale amministrativo di Montpellier ha condannato il servizio dipartimentale dei vigili del fuoco e di soccorso dell’Hérault (SDIS 34) a pagare una somma totale di 877.358,52 euro a titolo di risarcimento dei danni subiti da diverse vittime. Si tratta di due vigili del fuoco, gravemente ustionati nell’intervento, e dei beneficiari di un terzo, deceduto dopo questa tragedia.

Il 10 agosto 2016, tre vigili del fuoco sono rimasti gravemente ustionati nell’incendio del loro camion, durante un incendio boschivo nel territorio del comune di Gabian, nell’Hérault. Uno di loro è morto il 21 settembre per le ferite riportate. Gli altri due, con gravi ustioni di terzo grado, sono stati ricoverati nel reparto di terapia intensiva del Policlinico universitario. Fino al 30 settembre 2016 per l’uno, al 17 novembre 2016 per l’altro. Entrambi poi aumentarono il numero delle cure e dei ricoveri e subirono postumi notevoli.

Difetti nell’organizzazione del servizio

La Corte ha ritenuto che “l’incidente di servizio era imputabile a carenze nell’organizzazione del servizio SDIS, consentendo il pieno risarcimento dei danni alle vittime o ai loro beneficiari. “. La giustizia sottolinea “gli errori nella catena di comando al momento dei cali di sicurezza”.

A causa di un “malinteso tra il responsabile del settore operativo e l’ufficiale di volo sulla posizione del gruppo sull’incendio”, un primo lancio degli aerei è avvenuto nel posto sbagliato. Un altro, annunciato, non è mai avvenuto. “Dall’indagine risulta inoltre che i tecnici presenti sul posto hanno segnalato l’assenza di un ordine chiaro a seguito di questi episodi di attesa, e in particolare non è stato emesso alcun ordine di ritiro”, precisa il tribunale.

“Carrello fatiscente e scarsa manutenzione”

La giustizia giudica “che il fatiscente e la scarsa manutenzione dell’autocisterna antincendio boschiva nella quale erano sedute le vittime e l’assenza di un sistema di aria respirabile al suo interno, hanno costituito colpevoli carenze nell’organizzazione del servizio”.

Il veicolo, “non conforme alle norme”, era particolarmente colpito dalla corrosione, mentre “le guarnizioni delle porte, che avrebbero dovuto garantire la tenuta dell’abitacolo, erano difettose e non erano mai state sostituite”. Inoltre, “era sprovvisto di sistema di aria respirabile in spregio alle norme (…) in vigore il giorno dell’incidente”.

Per i giudici amministrativi, questi diversi problemi “hanno contribuito al verificarsi dell’incidente di servizio del 10 agosto 2016”. La SDIS dell’Hérault dispone di due mesi per impugnare questa decisione davanti alla corte amministrativa d’appello di Tolosa.

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