La nuova “strategia di resilienza” di Parigi di fronte ai rischi (alluvioni, pandemia, attentato, attacco informatico, ondata di caldo, ecc.) sarà votata nel prossimo Consiglio di Parigi a metà novembre.
Pubblicato il 08/11/2024 20:11
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E “Esercitazione di crisi in situ”che simula un'alluvione della Senna, entrerà presto nei diari dei parigini. Dopo le inondazioni che hanno devastato il sud-est della Spagna, il municipio di Parigi offrirà nel 2025 agli abitanti della capitale “una grande operazione di sensibilizzazione” al rischio di inondazioni in caso di piena della Senna, nell'ambito di un programma di “resilienza” della città, presentato venerdì 8 novembre.
Durante questo esercizio, che “potrebbe aver luogo nell’aprile 2025”, “tutti i parigini saranno invitati a riunioni nei municipi dei quartieri, con accesso a Internet, per spiegare loro quale comportamento aspettarsi da tutti in caso di alluvione”ha detto all'AFP il sindaco Anne Hidalgo. Le autorità, “siamo pronti, con piani ed esercitazioni regolari sulla Senna, ma vorrei che riuscissimo a sensibilizzare la popolazione parigina in generale, per dargli la capacità di agire informandosi e formandosi”ha aggiunto.
Anche i parigini saranno informati delle misure “migliorare la resilienza delle loro case”mentre il Comune eseguirà “sviluppi sperimentali per ridurre il deflusso urbano”. La notizia “strategia di resilienza” di Parigi di fronte ai rischi (alluvioni, pandemia, attentato, attacco informatico, ondata di caldo, ecc.) sarà votato nel prossimo Consiglio di Parigi a metà novembre.
Si propone in particolare di “sviluppare la cultura del rischio, vale a dire la conoscenza dei rischi locali e dei riflessi da adottare in caso di crisi, e rafforzare l’aiuto reciproco locale tra i parigini”spiega Pénélope Komitès, vicesindaco responsabile dell'innovazione, dell'attrattiva e della resilienza. Il piano prevede 50 azioni concrete, tra cui regolari esercitazioni di crisi con la popolazione e l'attuazione di un piano “molto caldo” proteggere le persone in strada durante le ondate di caldo e creare a “campus della resilienza”.