E il vincitore del primo Premio Max Gallo per il romanzo storico è… Michel Moatti! Questo giornalista, dottore in sociologia e professore universitario, autore in particolare di “Ritorno a Whitechapel” (2013), acclamato all'unanimità dalla critica, e di “Non avrai paura” (Premio Cognac Polar 2017) si è così distinto questo venerdì per il suo romanzo “Darwin, l'ultimo capitolo”, edito da Hervé Chopin.
Un racconto che, lungi dall'essere un semplice racconto d'avventura, immerge il lettore nell'intimità di una spedizione scientifica e umana che ha segnato una svolta nella nostra comprensione del mondo. Michel Moatti ci porta, infatti, sulle tracce della “HMS Beagle”, nel dicembre del 1831, quando il giovane naturalista Charles Darwin, appena laureato a Cambridge, venne imbarcato su richiesta del capitano Robert FitzRoy.
Cerimonia di premiazione il 6 dicembre a Nizza
Gli altri sei autori e opere in lizza erano “Memorie salvate dall'acqua” di Nina Léger (Gallimard), “Soleil noir” di Jean-Paul Brighelli (L'Archipel), “L'onore mi è più caro della vita” di Jean-Paul Brighelli (L'Archipel), Michel Riou (Robert Laffont), “L'Or maudit” di Mireille Calmel (XO), “Mésopotamia” di Olivier Guez (Grasset) e “Rubinstein et Davidoff” di Marc Benveniste (Auteurs du Monde).
Prossimo appuntamento il 6 dicembre a Villa Masséna, a Nizza, per la consegna del premio (una borsa di studio di 3.000 euro) al vincitore.
All'origine di questa nuova ricompensa
Ardentemente voluto da Marielle Gallo, vedova dello scrittore e accademico francese con un'importante opera (più di 130 titoli), da Bernard Fixot, suo editore presso XO, e dalla Città di Nizza, questo nuovo premio Max Gallo, dotato dalla Città, nasce in questo anno letterario 2024. Sotto forma di omaggio all'uomo la cui memoria era già stata onorata nella capitale della Riviera con l'attribuzione del suo nome a un viale nel 2018. E che ha segnato gli animi di qui e di altrove, in particolare con la sontuosa saga in quattro volumi “La Baia degli Angeli” (1976) dove si raccoglie, dalla fine dell'Ottocento agli anni Sessanta, attraverso le generazioni e la storia, la cronaca di una famiglia piemontese venuta a stabilirsi in Carino.
Nato nella città di Garibaldi nel 1932 e morto nel 2017, Max Gallo è sempre rimasto fedele alla città della sua infanzia e giovinezza.
Entrato in politica nel 1981, si è impegnato tanto a sinistra sotto François Mitterrand, di cui è stato segretario di Stato, portavoce del governo, tra il 1983 e il 1984, quanto a destra, sostenendo la candidatura di Nicolas Sarkozy per le elezioni presidenziali del 2007, Max Gallo fu addirittura deputato europeo, ma il cuore della sua vita rimase la scrittura.
Una giuria prestigiosa
Presieduta dallo storico, editore, biografo e saggista Emmanuel de Waresquiel, la giuria si è riunita questo venerdì per votare e designare il vincitore, tra i sette autori selezionati da un romanzo storico pubblicato dalla primavera del 2024. Una giuria composta da Marielle Gallo (avvocato, politico e scrittrice), Maryvonne de Saint-Pulgent (alta funzionaria, giornalista, critico, saggista e musicista), Henri-Christian Giraud (storico, giornalista, ex caporedattore della rivista Figaro), Didier Le Fur (storico, specialista nel XVI secolo in Francia), Jérémy Guedj (storico, docente di storia contemporanea all'Università della Costa Azzurra, membro del CMMC di Nizza, redattore capo dei Cahiers de la Méditerranée e fine conoscitore dell'opera di Max Gallo ) e Pascal Ory, dell'Accademia di Francia (storico e saggista).