Israele: arrestati gendarmi francesi, incidenti diplomatici… Perché lo status del Monte degli Ulivi provoca tensioni tra Francia e Israele

Israele: arrestati gendarmi francesi, incidenti diplomatici… Perché lo status del Monte degli Ulivi provoca tensioni tra Francia e Israele
Israele: arrestati gendarmi francesi, incidenti diplomatici… Perché lo status del Monte degli Ulivi provoca tensioni tra Francia e Israele
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l'essenziale
Il viaggio del ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot in Israele è stato interrotto dall'arresto di due gendarmi francesi che garantivano la sua sicurezza. Secondo lui, questi gendarmi francesi avevano il diritto di esercitare in questo settore di Gerusalemme, perché il Monte degli Ulivi fa parte del dominio nazionale francese. Spiegazioni.

Vuoi che torni al mio aereo? ?” (vuoi che ritorni al mio aereo, ndr). La famosa frase pronunciata da Jacques Chirac in visita in Israele nel 1996 ha avuto una risonanza particolare da questo giovedì 7 novembre. Già 28 anni fa, lo statuto speciale di alcuni luoghi di Gerusalemme aveva causato un incidente diplomatico tra Francia e Israele.

Quest'anno è stato presso la chiesa di Eleona (l'oliveto in greco) che gli animi si sono scaldati. In questione, l'arresto di due gendarmi francesi, responsabili della sicurezza del ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot, da parte della polizia israeliana.

La polizia israeliana arresta 2 gendarmi francesi nell'area dell'Eleona di proprietà francese a Gerusalemme est. I gendarmi avevano chiesto alla polizia di non entrare in questo luogo prima della prevista visita del MAE@jnbarrotpic.twitter.com/597vz2Manv

— Sami Boukhelifa (@sambklf) https://twitter.com/sambklf/status/1854544683646558335?ref_src=twsrc%5Etfw

Nel 1996, fu proprio nella chiesa di Sant'Anna, sopra la quale sventola la bandiera francese, che Jacques Chirac si rifiutò di entrare, a causa della presenza di agenti di polizia israeliani armati nell'edificio religioso. Un incidente simile è avvenuto nel 2020, alla presenza di Emmanuel Macron. Ogni volta la Francia aveva accusato Israele di non rispettare lo statuto speciale dei luoghi, ufficialmente di dominio nazionale francese.

Come il Monte degli Ulivi, tre siti a Gerusalemme sono proprietà francesi, gestiti dal consolato generale francese. Questi sono il monastero di Abu Gosh, la tomba dei re e la chiesa di Sant'Anna. Questa “enclave” risale al XVI secoloe secolo, periodo in cui l’Impero Ottomano riconobbe la missione di proteggere i cristiani in Terra Santa, come ricordato RFI.

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Quanto alla chiesa di Eleona, fu acquistata da Héloïse de la Tour d'Auvergne nel 1856, prima di donarla alla Francia alla sua morte nel 1874, spiega Le Figaro.

“Tutti conoscono le regole”

Questo status particolare è fonte di tensioni tra Francia e Israele, che si ritiene responsabile della sicurezza dei suoi ospiti sul suo territorio, cosa che la diplomazia francese contesta. L'ex ambasciatore francese in Israele precisa, in un articolo su RMC che questo status può essere fonte di incomprensioni tra i due paesi: “Non è 'il nostro territorio'”, precisa, spiegando “che in linea di principio”, secondo la Francia, Israele non ha il diritto di usare la forza lì mentre Le autorità israeliane credono il contrario.

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Tutti conoscono le regole” (tutti conoscono le regole, ndr), ha provato a spiegare Emmanuel Macron durante la sua visita nel 2020, ma, quattro anni dopo, è chiaro che non tutto è così chiaro. Infatti, in seguito a questo nuovo incidente diplomatico avvenuto al Monte degli Ulivi, sarà convocato l'ambasciatore israeliano, dice una fonte diplomatica al corrispondente di RFI a Gerusalemme. “L’incidente non si fermerà qui, soprattutto perché è aggravato dalle false accuse diffuse dalle autorità israeliane”, spiegano queste ultime ai nostri colleghi.

In un contesto teso tra Emmanuel Macron e Benjamin Netanyahu, questo nuovo incidente aggiungerà benzina sul fuoco? Jean-Noël Barrot ha comunque “condannato fermamente questi atti”, “mentre la Francia lavora per un'appeasement nella regione”.

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