La situazione alimentare in Sud Sudan ha raggiunto un livello critico. Di fronte a un’imminente crisi alimentare, il Programma alimentare mondiale (WFP) lancia un appello urgente ai donatori per ottenere finanziamenti per 404 milioni di dollari, necessari per un intervento rapido contro la fame nel 2025. Questo Paese, segnato da decenni di conflitti, infrastrutture limitate e condizioni climatiche disastri naturali, vede ora quasi la metà della sua popolazione affrontare livelli di crisi (IPC3) o peggiori, secondo gli standard di classificazione della fame.
La mancanza di scorte alimentari disponibili aggrava questa crisi. Il WFP ha annunciato che attualmente non dispone di riserve per avviare le operazioni umanitarie il prossimo anno. Questo appello urgente è rivolto ai donatori globali, perché i finanziamenti sono essenziali per preparare in anticipo il sostegno alimentare. “I fondi promessi impiegano mesi per trasformarsi in cibo nelle mani delle persone affamate in Sud Sudan”, ha affermato Shaun Hughes, rappresentante ad interim del WFP nel paese.
Difficoltà di accesso alle aree vulnerabili e costi logistici elevati
Il WFP mette in guardia anche dalle sfide logistiche e dagli alti costi legati a questa missione umanitaria. Se i finanziamenti necessari non arrivano rapidamente, l’organizzazione dovrà ricorrere a lanci costosi e complicati per raggiungere le comunità isolate e gravemente colpite. Quest'ultima operazione logistica diventa essenziale nei mesi in cui la già limitata rete stradale del Sud Sudan diventa impraticabile a causa delle condizioni meteorologiche, soprattutto nelle zone orientali e centrali, particolarmente colpite dall'insicurezza alimentare.
Le aree più colpite includono le contee di Pibor e Aweil East, dove la situazione alimentare è critica. Tra le 79.000 persone a rischio carestia in Sud Sudan, molti sono anche rimpatriati dal vicino Sudan, Paese in guerra dall'aprile 2023. Queste popolazioni sfollate, in fuga da un devastante conflitto tra l'esercito sudanese e le forze paramilitari, dipendono dagli aiuti umanitari sopravvivere.
Previsioni preoccupanti per la sicurezza alimentare e la stagione magra
Un rapporto congiunto del WFP e dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) avverte che si prevede che il numero di persone che si troveranno ad affrontare carestie o situazioni critiche quasi raddoppierà tra aprile e luglio 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Le prospettive di sicurezza alimentare peggiorano man mano che si avvicina la stagione magra del 2025, da maggio ad agosto, il periodo dell’anno in cui le riserve alimentari sono al minimo.
Inoltre, l’afflusso di rimpatriati, rifugiati e richiedenti asilo in fuga dal Sudan sta intensificando la pressione sulle comunità ospitanti negli stati di confine del Sud Sudan. Si prevede che questa dinamica migratoria si intensificherà dopo la stagione delle piogge, poiché il conflitto in Sudan continua a peggiorare. Questi movimenti di popolazione aggravano il bisogno di cibo nelle aree ospitanti già duramente colpite dall’insicurezza alimentare.
C’è urgente bisogno di assistenza umanitaria sostenuta e di strategie per ridurre i costi
Di fronte a questa emergenza, il WFP sottolinea la necessità di ridurre i costi operativi per raggiungere il maggior numero possibile di persone vulnerabili. Attualmente, solo 2,7 milioni dei 7,1 milioni di persone che soffrono la fame hanno ricevuto assistenza, ovvero il 38% delle persone bisognose. Tuttavia, la maggior parte di questi beneficiari ha ricevuto solo metà delle razioni, insufficienti a coprire i loro bisogni alimentari di base.
Per evitare il collasso umanitario, è essenziale mobilitare rapidamente i finanziamenti e coordinare gli sforzi a livello internazionale. I fondi raccolti consentiranno di distribuire razioni complete, garantire rotte di rifornimento e mitigare la necessità di costose operazioni di lancio aereo. Una risposta immediata e sostenuta è fondamentale per prevenire massicce perdite di vite umane e stabilizzare la sicurezza alimentare nelle aree più colpite del Sud Sudan.
Moctar FICUU/VivAfrik