L’elezione di Donald Trump incombe sul vertice della Comunità politica europea, riunitosi a Budapest a casa di Viktor Orban. “Il mondo è cambiato”, secondo quest’ultimo, che chiede un rapido cessate il fuoco in Ucraina. Zelenskyj soffoca. “Vogliamo essere un partner rispettoso e rispettato”, afferma Charles Michel.
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Giornalista presso la divisione Internazionale
Di Philippe RegnierPubblicato il 11/07/2024 alle 21:49
Tempo di lettura: 2 minuti
Inviato speciale a Budapest
DDonald Trump, che non ama né la NATO né Zelenskyj, sta per tornare alla Casa Bianca: l’“ombrello” di sicurezza americano si chiuderà su Europa e Ucraina? Kiev trema. E gli europei vacillano. Tra – rinnovati – desideri di emancipazione e tentativi di persuasione per tenere a bordo l’impetuoso promotore diL’America prima.
“Se gli Stati Uniti dovessero mostrare debolezza nei confronti della Russia, cosa significherebbe nei confronti della Cina? », bersaglio preferito dei repubblicani, interroga un altro belga, il presidente (uscente) del Consiglio europeo Charles Michel. La nuova “SecGen” della NATO mantiene la sua posizione. Mark Rutte rilancia la “minaccia” di un asse del male Russia-Corea del Nord-Iran-Cina, che pesa anche sugli Stati Uniti. Una minaccia che dovrebbe convincere Donald Trump, spera l’ex primo ministro olandese, a non abbandonare l’Ucraina il suo triste destino.
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