Mercoledì Kamala Harris si è impegnata ad “aiutare” Donald Trump nel trasferimento del potere dopo la netta vittoria del repubblicano.
“Dobbiamo accettare i risultati di queste elezioni”, ha dichiarato combattivo il vicepresidente democratico.
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Elezioni presidenziali americane
Commossa, ha chiesto “accettare il risultato delle elezioni”. Kamala Harris si è impegnata, mercoledì 6 novembre, a “aiuto” Donald Trump per il passaggio del potere dopo la netta vittoria del repubblicano nella corsa alla Casa Bianca, che ha provocato un’onda d’urto negli Stati Uniti e nel mondo. “Dobbiamo accettare i risultati di queste elezioni”ha lanciato combattivo il vicepresidente democratico, che è stato sonoramente sconfitto dalla tribuna, davanti ai sostenitori in lacrime.
Il clamoroso ritorno del miliardario repubblicano è tanto più straordinario in quanto la sua terza campagna è stata segnata da due tentativi di omicidio, quattro incriminazioni e una condanna penale. Il Paese si aspettava una lunga attesa poiché i sondaggi davano i due candidati testa a testa. Alla fine, il caso è stato chiuso nel giro di poche ore.
Minuto per minuto
Nel suo discorso di vittoria ha chiesto Donald Trump, che presterà giuramento il 20 gennaio“unità” dopo aver egli stesso torturato con insulti il rivale durante la campagna. Da allora il repubblicano non ha più parlato pubblicamente, ma secondo la sua squadra ha ribadito la necessità “per unificare il Paese” durante uno scambio telefonico con Kamala Harris. Donald Trump ha ricevuto le congratulazioni anche da Barack Obama e dal presidente Joe Biden, che hanno invitato il miliardario alla Casa Bianca. L’81enne leader democratico si rivolgerà alla nazione giovedì per discutere i risultati delle elezioni.
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Se il ritorno del repubblicano alla Casa Bianca getta nell’euforia milioni di americani, soprattutto nelle zone rurali, molti altri restano sbalorditi, angosciati dalla sua retorica sempre più dura. Donald Trump, il secondo presidente americano a vincere due mandati non consecutivi in più di un secolo, ha lasciato la Casa Bianca nel 2021 senza riconoscere la sua sconfitta. I suoi sostenitori hanno poi attaccato il Campidoglio, provocando un caos inimmaginabile.
Ma il tribuno repubblicano è riuscito, come nel 2016, a convincere gli americani di comprendere meglio di chiunque altro le loro difficoltà quotidiane. Meglio, in ogni caso, di Kamala Harris che ha dovuto condurre una campagna lampo dopo lo spettacolare ritiro di Joe Biden a luglio.