Partita: come potrà segnare il PSG contro l’Atlético?

Partita: come potrà segnare il PSG contro l’Atlético?
Partita: come potrà segnare il PSG contro l’Atlético?
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Questa è la grande domanda che si pongono tutti i tifosi parigini dopo le ultime partite del PSG in cui segnare un gol è stato particolarmente complicato: come potrà il Paris ingannare il celebre portiere sloveno dell’Atlético Madrid Jan Oblak? Ecco alcune risposte.

Fidandosi di Ousmane Dembélé

L’affermazione può sembrare del tutto folle vista l’ultima partita di Champions League dell’esterno parigino contro il PSV (1-1), ma è comunque il giocatore dell’attuale rosa ad avere il miglior record contro Jan Oblak, portiere di riferimento dell’Atletico da molti anni. In quattro partite con il Barça, e in poco più di 200 minuti, Dembélé ha ingannato due volte il portiere sloveno, il che rende quest’ultimo probabilmente quello contro il quale ha ottenuto più successi in tutta la sua carriera con un gol segnato in appena 100 minuti. E finché Dembélé si trova in una posizione assiale in cui si disperde meno quando colpisce, l’ambidestro attaccante parigino potrebbe ribaltare la partita.

In contrasto con questo record, troviamo lo sfortunato Marco Asensio che ha segnato solo un gol in ben sedici partite contro l’Atlético, anche se raramente da titolare.

Non esitando a provocare situazioni discutibili in superficie

La nomina dell’arbitro polacco Szymon Marciniak alla guida del PSG/Atlético Madrid non ha riportato solo bei ricordi ai tifosi parigini. Se non ha esitato a fischiare per un fallo di mano inglese in area all’ultimo minuto del PSG/Newcastle l’anno scorso, ha anche rifiutato diversi rigori molto più legittimi contro la squadra parigina poco prima nel corso dell’incontro. L’arbitro polacco non è proprio tipo da essere molto lucido nel suo arbitrare, capace di fischiare di tutto, a volte anche andando contro le direttive UEFA.

Ma il polacco non ha paura di fischiare rigori, anzi, soprattutto per la squadra di casa. Il PSG non deve quindi esitare a creare situazioni discutibili in area avversaria (mani più o meno intenzionali, tirate di maglia, scontri complicati con l’arbitro) che possono sfociare in un rigore più o meno giustificabile.

Pressing sul lato destro dell’Atlético Madrid

Sono ormai lontani i tempi in cui il quartetto difensivo dell’Atlético era la cassaforte più inviolabile del calcio europeo, e non solo perché manca Simeone al centro della difesa. Un tempo inespugnabile, la retroguardia del Real Madrid si è progressivamente deteriorata e oggi non ha più la qualità di un tempo. Ciò è particolarmente vero sul lato destro dove Witsel, un ex centrocampista convertito, e Nahuel Molina, un terzino destro più a suo agio in difesa che in attacco, hanno difficoltà a bloccare la corsia. Su questa fascia il Psg ha il vantaggio della velocità e della mobilità con Barcola e Mendes, deve approfittarne.

Danneggiando un calcio piazzato

I calci piazzati difensivi del PSG vengono regolarmente individuati, e giustamente, ma il Paris è una squadra francamente interessante quando si tratta dei calci piazzati offensivi, con un’ottima diversità. Pochi se ne sono accorti ma il gol di Hakimi contro il PSV è arrivato da un calcio d’angolo giocato su fasce opposte. All’Arsenal, contro il Girona o ancora contro il PSV, il Paris è stato molto pericoloso anche sui calci piazzati, trovando sulla linea i pali o un portiere molto ispirato. Non dobbiamo disperare ma al contrario continuare ad applicarci e il destino inevitabilmente cambierà.

Marquinhos non segna da quasi due anni al club e ha visto il suo ultimo tentativo contro il PSV parato in modo improbabile, resta comunque un giocatore abile sotto porta e con mezzi più che sufficienti per segnare. Anche Neves è andato più volte vicino al gol su calcio d’angolo, mentre Pacho sogna solo di segnare il suo primo gol con il Paris. Nelle fasi di stop il PSG ha le armi.

Affidandosi ai suoi centrocampisti

Nonostante le numerose occasioni sprecate, verità particolarmente visibile in Champions League, il PSG segna comunque con molta regolarità poiché ha già segnato 31 gol in sole 13 partite, ovvero praticamente 2,5 gol a partita di media. Ma se il club della capitale segna regolarmente, non può contare davvero sui propri centrocampisti per farlo. Luis Enrique ha sollevato pubblicamente l’argomento la settimana scorsa, fissando l’asticella dei dieci gol stagionali, ma i centrocampisti parigini sono molto lontani dal bersaglio, anche se sono soprattutto gli attaccanti ad essere al centro delle critiche.

João Neves ha sicuramente segnato a Marsiglia ma è stato il suo unico gol, Vitinha non segnava gol da fine agosto a Lille su rigore e Zaire-Emery dalla partita precedente, la prima della stagione al Parc de i Principi contro Montpellier. Considerando che anche Ruiz e Mayulu hanno segnato una volta, ciò significa che ogni centrocampista ha segnato solo una volta in questa stagione. Anche se l’Atletico dovrebbe presentare come sempre una rete rinforzata attorno alla sua superficie, la soluzione potrebbe venire dall’ispirazione di uno dei suoi centrocampisti. Lo hanno già fatto l’anno scorso in Champions League e hanno capacità più che sufficienti per farlo ancora.

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