La Borsa di New York a Manhattan
di Chuck Mikolajczak
Martedì la Borsa di New York ha chiuso in netto rialzo dopo la pubblicazione degli indicatori che evidenziano la forza dell'economia americana, anche se gli investitori si stanno preparando alle turbolenze mentre inizia l'attesa dei risultati di un'elezione presidenziale particolarmente indecisa negli Stati Uniti.
L'indice Dow Jones ha guadagnato l'1,02%, ovvero 427,28 punti, a 42.221,88 punti.
L'indice S&P-500 più ampio ha guadagnato 70,07 punti, ovvero l'1,23%, a 5.782,76 punti.
Il Nasdaq Composite è avanzato di 259,19 punti (1,43%) a 18.439,171 punti.
L'indagine mensile dell'Institute for Supply Management (ISM), pubblicata martedì, ha mostrato un inaspettato aumento dell'attività nel settore dei servizi nel mese di ottobre negli Stati Uniti. Il deficit commerciale americano, dal canto suo, ha raggiunto a settembre il livello più alto in due anni e mezzo, con le importazioni gonfiate dal dinamismo della domanda interna e dalla prospettiva di dazi doganali aggiuntivi in caso di ritorno a casa di Donald Trump.
Gli investitori rischiano ora di dover attendere diversi giorni prima di conoscere il vincitore delle elezioni presidenziali tenutesi questo martedì negli Stati Uniti, tra la vicepresidente democratica uscente Kamala Harris e l’ex presidente repubblicano Donald Trump.
I sondaggi d'opinione indicano che l'esito del voto sarà probabilmente molto vicino.
A Wall Street, gli asset che dovrebbero dimostrare che gli investitori scommettono maggiormente sulla vittoria di Donald Trump hanno avuto fortune alterne. Il titolo Trump Media & Technology Group, durante la sessione, è salito di oltre il 18% e è sceso di oltre l'8%, pur essendo regolarmente sospeso a causa della sua eccessiva volatilità. Ha chiuso in ribasso dell'1,2%.
Bitcoin ha guadagnato circa il 4% quando Donald Trump ha assunto posizioni a favore delle criptovalute.
A parte le notizie elettorali, Boeing ha vissuto una sessione instabile anche dopo aver raggiunto un accordo salariale con i suoi dipendenti per porre fine a uno sciopero di sette settimane. Dopo i guadagni di inizio seduta, il titolo ha chiuso in ribasso del 2,62%.
Palantir, dal canto suo, avanza del 23,5%, lo specialista dell'analisi dei dati che ha alzato per la terza volta le previsioni di fatturato annuo.
Giovedì la Federal Reserve non dovrebbe riservare sorprese agli investitori, che quasi certamente si aspettano un taglio dei tassi di 25 punti base.
(Scritto da Chuck Mikolajczak, versione francese Bertrand Boucey)