L'autrice Julia Deck ha vinto questo mercoledì il Premio Medici per il suo romanzo autobiografico. Vengono premiati anche lo scrittore guatemalteco Eduardo Halfon e Reiner Stach, biografo tedesco di Kafka.
Pubblicato il 6 novembre 2024 alle 13:42
Aggiornato il 6 novembre 2024 alle 15:13
la giuria del Premio Medici ha dimostrato, anche quest'anno, la sua finezza e i suoi elevati standard consegnando, questo mercoledì 6 novembre, il suo impeccabile palmares 2024: Julia Deck, Eduardo Halfon, Reiner Stach.
Alla prima, Julia Deck, va quindi il premio nella categoria Romanzi francesi, per Anna d'Inghilterra, Romanzo molto personale, dedicato a sua madre. La giuria ha deciso con cinque voti contro quattro a favore di Thomas Clerc Parigi, museo del XXI secolo. “Più autobiografico, più serio dei cinque romanzi precedenti di Julia Deck – compreso quello dispettoso Viviane Élisabeth Fauville (2012), proprietà privata (2019) et Monumento nazionale (2022) –, Anna d'Inghilterra si propone di riallacciare i legami tra una brillante e audace madre britannica e la sua unica figlia, autodefinita depressa e ombrosa, danneggiata dal divorzio dei suoi genitori”, ha scritto Telerama, segnalavo qualche settimana fa un romanzo che sa essere anche a “omaggio luminoso alla scrittura, alla letteratura”.
Per quanto riguarda i romanzi stranieri, il premio (finalmente!) mette in risalto il lavoro unico dello scrittore guatemalteco Eduardo Halfon, premiando il suo ultimo libro pubblicato, Tarantola (tradotto dallo spagnolo da David Fauquemberg, ed. Quai Voltaire). Un'opera delicata e malinconica, come tutte le finzioni dell'autore di MonasteroDi Lutti – in totale una decina di opere, tradotte fedelmente per un decennio dalle edizioni Quai Voltaire, dirette da Alice Déon. Il Premio Medici per il saggio rende omaggio alla straordinaria opera di Reiner Stach, il biografo tedesco di Kafka: tre volumi (Il tempo delle decisioni, Poi Il tempo della conoscenza, e infine Gli anni della giovinezza, tradotto da Régis Quatresous presso Editions du Cherche-Midi), circa duemila pagine affascinanti in totale, che insieme ripercorrono l'esistenza ed esplorano l'insondabile mistero del geniale scrittore praghese.
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I finalisti del Premio Medici 2024
Romanzi francesi
Miguel Bonnefoy, Il sogno del giaguaro (Costa)
Tommaso Clerc, Parigi, museo del XXI secolo (Mezzanotte)
Julia Deck, Anna d'Inghilterra (Soglia)
Shane Haddad, Adoro Gil (POL)
Emmanuelle Lambert, Nessun rispetto (Azione)
Abdellah Taia, Il Bastione delle Lacrime (Julliard)
Felicia Viti, La ragazza verticale (Gallimard)
Cécile Wajsbrot, Cielo pieno (Il suono del tempo)
Gabriella Zalapi, Ilaria (Zoe)
Romanzi stranieri
Mircea Cartarescu, Teodoro, tradotto dal rumeno da Laure Hinkel (Nero su bianco)
Amira Genim, Il disastro della casa dei notabili, tradotto dall'arabo (Tunisia) da Souad Labbize (Philippe Rey)
Edward Halfon, Tarantola, tradotto dallo spagnolo (Guatemala) da David Fauquemberg (Quai Voltaire)
Benjamin Labatut, Maniaco, tradotto dall'inglese (Cile) da David Fauquemberg (Grasset)
Marco Lodoli, Così poco, tradotto dall'italiano da Louise Boudonnat (POL)
Alia Trabucco Zerán, Possedere, tradotto dallo spagnolo (Cile) da Anne Plantagenet (Robert Laffont)
Undine Radzeviciutė, La Biblioteca della Bellezza e del Male, tradotto dal lituano da Margarita Barakauskaité-Le Borgne (Viviane Hamy)
Camila Sosa Villada, Storia della domesticazione, tradotto dallo spagnolo (Argentina) da Laura Alcoba (Métailié)
Josef Winkler, Il campo, tradotto dal tedesco (Austria) da Bernard Banoun (Verdier)
Prove
Justine Augier, Persona giuridica (Atti del Sud)
Eliane Brum, Banzeiro Okoto. Amazon, il centro del mondo (Seminterrato)
Debora Costes, Riprenditi il corpo (Globo)
Gregory Delaplace, La voce dei fantasmi (Soglia)
Martine Delvaux, Avrebbe potuto essere un film (Eliotropio)
Yann Diener, La mascella di Freud (Il Geometra)
Anna Fondatore, L'invisibile Madame Orwell, tradotto dall'inglese (Australia) da Carine Chichereau (Héloïse d'Ormesson)
Maïa Hruska, Dieci versioni di Kafka (Grasset)
Reiner Stach, Kafka. Gli anni della giovinezza (volume 3), tradotto dal tedesco da Régis Quatresous (Le Cherche-Midi)
Jacques Rancière, La libertà in lontananza. Saggio su Cechov (La Fabbrica)