a quasi sei anni dall'esplosione i primi residenti ritornano alle proprie case

a quasi sei anni dall'esplosione i primi residenti ritornano alle proprie case
a quasi sei anni dall'esplosione i primi residenti ritornano alle proprie case
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Quasi sei anni dopo l'esplosione di Rue de Trévise, i primi residenti hanno finalmente potuto tornare nelle loro case.

I primi abitanti di Rue de Trévise tornano finalmente alle loro case. A quasi sei anni dall'esplosione che provocò quattro morti e decine di feriti, è tempo di scatole, di lavoro, ma soprattutto di emozioni.

Appena tornata a casa, Odile ha “ricordi terribili” del 12 gennaio 2019. Il suo appartamento è stato fatto saltare dall'esplosione, mettendo sottosopra la sua sala da pranzo e facendo cadere una porta-finestra, come mostra nelle foto scattate dopo la tragedia .

L'ultima volta che aveva passato la notte nel suo appartamento era con suo marito. Morì due mesi dopo l'esplosione. Per il suo ritorno a casa, però, ha potuto contare sulla figlia, venuta per due settimane.

“Lei mi ha detto: 'stasera dormiamo qui'. Io non volevo, ma lei mi ha detto: 'devi abituarti, devi abituarti'”, spiega -e ha aggiunto : “Sono in ansia (…) È difficile.”

Natale nel suo appartamento

Il suo ritorno riporta ancora alla mente bei ricordi. “Abbiamo trascorso tutti il ​​Natale qui. Anche il Natale del 2018, tre settimane prima dell’esplosione, era qui con tutta la famiglia”, confida con nostalgia il pensionato. Per lei, diversi anni le sono stati rubati: “Sono pur sempre cinque Natali un po' sprecati. Vista la mia età, gli anni contano il doppio. Così abbiamo deciso, quest'anno, di festeggiare il Natale qui”.

E per Odile riattrezzarsi a gas è fuori questione. “Non voglio che ricominci. Anche se è nuovo e non può succedere, è una paura. Non voglio più gas”, dice.

Per le 400 persone che hanno dovuto abbandonare le proprie case, però, la battaglia non è ancora finita. Alcuni residenti di altri edifici ancora non possono non ritornare al loro alloggiomentre altri intendono non tornare mai più.

“La rue de Trévise (…) è un doppio disastro, c'è il trauma dell'esplosione, la mancanza di sostegno e il fatto che abbiamo dovuto arrangiarci da soli”, lamenta Linda Zaourar, presidente dell'associazione delle vittime di superstiti di rue de Trévise.

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