Da mesi vengono alla luce disaccordi tra il primo ministro dello Stato ebraico e il suo ministro sulla condotta della guerra a Gaza e in Libano. Le controversie si sono concentrate soprattutto su come condurre la guerra nell'enclave palestinese e sulla rapida apertura di un fronte contro gli Hezbollah libanesi, un'opzione difesa da Yoav Gallant, ma che Benjamin Netanyahu ha rifiutato.
A settembre, le tensioni tra Yoav Gallant e il primo ministro erano diventate tali che quest'ultimo ha deciso di separarsi dal suo ministro e sostituirlo con Gideon Saar, un rivale che probabilmente rafforzerà la fragile coalizione di Netanyahu. Ma l'accelerazione degli eventi in Libano alla fine ha giustificato il mantenimento del ministro nella sua carica. Di fronte alla trasformazione del «fronte nord» in guerra aperta, sembrava impossibile ringraziare un ministro della Difesa così vicino ai suoi generali e all’apparato militare.