Elezioni presidenziali americane: un’elezione storica
Decine di milioni di americani voteranno questo martedì per decidere se Kamala Harris o Donald Trump entreranno alla Casa Bianca. Da Atlanta a Phoenix, dalle pianure del Midwest alla costa della Florida, gli elettori hanno aspettato in lunghe file in questo giorno storico. I seggi elettorali sono aperti alle 6 del mattino ora locale sulla costa orientale degli Stati Uniti (12 a Parigi), e milioni di persone aggiungeranno il loro voto agli oltre 82 milioni di schede già espresse in anticipo o inviate per posta.
Stati cruciali
Inframezzata da eventi drammatici, tra cui due tentativi di omicidio contro Donald Trump, questa corsa per la Casa Bianca è stata segnata anche da tutte le ricompense in un paese fratturato.
Ciascuno dei due rivali si dice fiducioso nella propria vittoria. Secondo i sondaggi, tutto si deciderà con poche decine di migliaia di voti, in sette cosiddetti stati cardine. Gli Stati Uniti, Paese federale, hanno infatti un sistema di suffragio universale indiretto, incoronando il candidato che riesce a riunire la maggioranza dei 538 elettori, ovvero almeno 270.
Un conteggio che potrebbe essere lungo
A questo punto è impossibile sapere se ci vorranno ore o giorni di conteggio per conoscere il verdetto. Anche gli americani voteranno per vedere se democratici o repubblicani controlleranno il Congresso, nonché per ricoprire incarichi governativi. La questione estremamente controversa dell’aborto è anche oggetto di numerosi referendum locali.