“Non perdonateli, sanno benissimo quello che fanno”. In tre volumi, il giornalista Jacquemin-Raffestin si è costruito la reputazione di “cospiratore”. Ritorna però alla genesi della guerra in Ucraina.
Ucraina: “tutto era preparato da 30 anni”
“All'inizio il volume 3 non era previsto. Volevo scrivere della guerra che gli Stati Uniti stanno conducendo contro la Russia, a spese dell’Ucraina. E ho capito che abbiamo trovato gli stessi individui che stanno causando il caos nel mondo. Da qui quest'ultimo volume. Ho trovato documenti che dimostrano che più di 30 anni fa tutto era già stato preparato, sceneggiato, nei minimi dettagli” spiega il giornalista Jean-Michel Jacquemin-Raffestin.
“Nel 1954, durante l’URSS, l’FBI chiese a un’università americana di ricercare come staccare l’Ucraina dall’URSS. Nel 1991, quando l’URSS esplose, ci si buttarono addosso e ci sono stati soldati americani e britannici in Ucraina per più di 30 anni Abbiamo sentito spesso la domanda: quando l’Ucraina aderirà alla NATO? Dovremmo piuttosto chiederci da quando la NATO è entrata in Ucraina” aggiunge al microfono di André Bercoff.
Governance a senso unico
“Oggi gli Stati Uniti hanno 850 basi militari in tutto il mondo. La Russia ne ha 15, di cui uno in Siberia e gli altri nelle ex repubbliche sovietiche. E anche la Cina ne ha 15. Sono trent’anni che cercano di impadronirsi dell’Ucraina per destabilizzarla. Non lo nascondono. Vogliono tenere l’Asia per sé. Sono sempre gli stessi” dice.
Processi che funzionano in una direzione. “Immaginiamo che Putin faccia una rivoluzione in Messico e metta sotto il suo controllo un presidente messicano. Ha poi costruito basi militari al confine americano. E una quarantina di laboratori. Pensi che gli americani rimarrebbero passivi? Eppure questo è esattamente ciò che hanno fatto in Ucraina” conclude Radio del Sud.
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