Lanciato questo mercoledì 5 giugno su Disney+, “The Acolyte” segue le indagini del Maestro Sol, dopo l’assassinio dei Jedi per mano di un formidabile guerriero che riporta alla luce il suo passato. Una serie disponibile in otto episodi che esplora abilmente un’epoca poco conosciuta di Star Wars.
Tornare indietro nel tempo. “The Acolyte” verrà lanciato questo mercoledì 5 giugno su Disney+. Guidata da Leslye Headland, questa nuova serie di Star Wars, disponibile in otto episodi, è ambientata durante il periodo dell’Alta Repubblica, quando l’Ordine Jedi regna sovrano sulla galassia. Quando diversi Jedi vengono attaccati e uccisi da un misterioso guerriero, il Maestro Sol viene chiamato a indagare.
Scopre che la principale sospettata è una giovane donna che ha promesso vendetta nei confronti di coloro che ritiene responsabili del crollo della sua vita quando era solo una bambina. Per fare questo, ha scelto di intraprendere un cammino oscuro, guidata da forze del male che aspettano, nell’ombra, la minima opportunità per estendere la loro influenza.
Un mondo inesplorato
Con “The Acolyte”, Leslye Headland ha avuto l’opportunità di costruire uno scenario su un periodo libero dalla presenza della famiglia Skywalker. Ci ha dato così tanta libertà di non essere nello stesso periodo di Skywalker. Volevo avere un punto di ingresso nuovo e che tutti potessero guardare. È stata una buona occasione per farlo”, spiega.
“È stata anche un’idea originale, che ho presentato senza che fosse collegata ad alcuna storia. Come fan di Star Wars, era più logico impostarlo prima dei prequel per essere sicuri di non compromettere nulla”, aggiunge. “L’azione si svolge circa 100 anni prima della Minaccia Fantasma. Solo perché volevo assicurarmi di non intralciare la storia di George Lucas. Siamo in un’epoca in cui ci sono molti Jedi, sono ovunque nella galassia”, spiega Leslye Headland.
Non c’è dubbio che i fan di Star Wars apprezzeranno “The Acolyte”, se non altro per la presenza dei Jedi e delle loro spade laser. Lee Jung-jae (Squid Game) è convincente nel ruolo principale accanto ad Amandla Stenberg (Hunger Games). Carrie-Anne Moss (Matrix), Dafnee Keen e Charlie Barnett completano il cast.
Se la serie – di cui abbiamo potuto scoprire i primi quattro episodi – è un piacere da guardare, possiamo tuttavia evidenziare la tendenza delle produzioni di Star Wars a basarsi su scenari piuttosto convenzionali, attorno a personaggi a volte crudelmente privi di profondità. Un problema a cui nemmeno “The Mandalorian” è riuscito a sfuggire dalla stagione 3, e dove “Andor” costituisce un’eccezione.
