Da quanto tempo bisogna essere sposati per beneficiarne dopo la morte del coniuge?

Da quanto tempo bisogna essere sposati per beneficiarne dopo la morte del coniuge?
Da quanto tempo bisogna essere sposati per beneficiarne dopo la morte del coniuge?
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In caso di decesso del coniuge potete beneficiare di una pensione di reversibilità. Ecco le condizioni generali per averne diritto (in particolare la durata del vostro matrimonio), comprese quelle applicabili in caso di divorzio.

In caso di perdita del coniuge beneficiate di una pensione di reversibilità (a determinate condizioni). Si tratta di una prestazione corrisposta alla moglie o al marito superstite di una persona assicurata deceduta, a determinate condizioni. Rappresenta una parte della pensione che il defunto ha ricevuto o avrebbe potuto ricevere. Questo meccanismo mira a garantire la continuità del reddito al coniuge superstite, soprattutto se quest’ultimo era economicamente a carico del defunto.

La concessione della pensione di reversibilità è soggetta a condizioni specifiche che variano a seconda della tipo di impiego della persona deceduta (lavoratore dipendente, lavoratore autonomo, appaltatore di diritto pubblico, operatore agricolo, ecc.) e, quindi, del piano pensionistico con cui era affiliata, secondo il sito Service-Public.fr. Una delle condizioni essenziali è l’età del coniuge superstite: deve avere almeno 55 anni. Un altro criterio degno di nota è il fatto di essere stato sposato con l’assicurato deceduto, che esclude i partner e i conviventi PACS. La questione della durata del matrimonio può anche variare a seconda del piano pensionistico.

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Quanto tempo deve essere durato il matrimonio per ricevere la pensione di reversibilità?

Ecco come si applica questa condizione a seconda dei diversi regimi:

  • Il sistema generale della previdenza sociale : non è prevista una durata minima del matrimonio per beneficiare della pensione di reversibilità. Se al momento del decesso la coppia era sposata, il coniuge superstite ha diritto a una rendita per superstiti.
  • IL piani supplementari (Agirc-Arrco): non impongono una durata minima del matrimonio per ottenere la pensione di reversibilità. È comunque sempre consigliabile verificare le condizioni specifiche di ciascun piano integrativo in caso di modifica delle regole.

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  • IL regime del servizio civile : può imporre determinate condizioni riguardo alla durata del matrimonio. Se il matrimonio è avvenuto dopo il pensionamento del dipendente pubblico, deve essere avvenuto almeno 2 anni prima e deve essere durato almeno 4 anni (tale condizione di durata del matrimonio viene meno se dal matrimonio sono nati uno o più figli).
  • Diete speciali : ogni regime speciale (SNCF, RATP, professioni liberali, ecc.) può avere condizioni proprie riguardo alla durata del matrimonio. Alcuni piani potrebbero richiedere una durata minima del matrimonio, mentre altri no. Per saperne di più ti consigliamo di consultare le regole specifiche della tua dieta speciale.

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Cosa succede in caso di divorzio?

Per tutti i regimi sopra menzionati, se il coniuge superstite si risposa, entra in un PACS o vive in una convivenza conosciuta, perde il beneficio della pensione di reversibilità. Se invece questa nuova unione termina, ha nuovamente diritto alla pensione di reversibilità. Per tutti i regimi, anche gli ex coniugi divorziati possono richiedere la pensione di reversibilità a condizione che non si siano risposati prima della morte dell’assicurato (e che soddisfino eventuali altri criteri). Se nel frattempo il coniuge defunto ha ripreso la vita matrimoniale, deve dividere la rendita per superstiti con la persona che era con lui il giorno della morte. Entrambi ricevono poi una quota corrispondente alla durata dei rispettivi matrimoni con la persona defunta.

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Per il regime generale, le risorse del coniuge superstite non devono superare un determinato tetto annuo. Per gli altri regimi non sono previste condizioni di mezzi. Ecco l’importo della pensione di reversibilità a seconda del tipo di piano:

  • Il regime generale : la pensione di reversibilità corrisponde al 54% della pensione di vecchiaia di base che il defunto ha percepito o avrebbe percepito.
  • Diete integrative : Per l’Agirc-Arrco, la pensione di reversibilità rappresenta generalmente il 60% della pensione complementare del defunto.
  • Il regime della funzione pubblica : La pensione di reversibilità dei dipendenti pubblici corrisponde al 50% della pensione di vecchiaia del defunto.
  • Diete speciali : Le regole possono variare a seconda dei regimi (SNCF, RATP, professioni liberali, ecc.). È importante verificare le condizioni specifiche di ciascun piano.

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Diritti delle donne e dei bambini, violenza, femminismo, genere, discriminazione, genitorialità, educazione, psicologia, salute, coppia, sessualità, social network…. Joséphine ama decifrare tutte le questioni sociali che guidano il nostro mondo…

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