Péribus: cos’è il Golden Bus per il quale competono i conducenti della rete?

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Una delle prove consiste nel parcheggiare, come in condizioni reali, il più vicino possibile alla piattaforma.
Juliette Laferrere

Dieci autisti della rete Péribus hanno gareggiato questa domenica, 2 giugno, per qualificarsi al concorso Golden Bus 2024.

In mezzo agli isolati parte un autobus giallo. In un piccolo quadrato delimitato, il conducente deve fare retromarcia, quindi voltarsi. Dopo una svolta a S, dovrà parcheggiare sulla piattaforma, il più vicino possibile, come in condizioni reali. La manovra non è semplice ma Grégory Richard la gestisce da professionista. Al traguardo tocca, per il tempo, chi ha completato il percorso nel minor tempo: 4 min 46.

Questa domenica, 2 giugno, presso il deposito degli autobus Péribus, dieci candidati si sfideranno partecipando alle prove interne di qualificazione del concorso Bus d’or 2024 “È un concorso che si svolge ogni due anni, al “. scala nazionale e che riunisce circa 50 reti”, indica Joannès Bouillaguet, direttore generale di Périmouv.

Un momento amichevole

E prima degli appuntamenti parigini, che si svolgeranno nell’arco di due giorni a settembre, è tempo di qualificazioni interne. “Su dieci, verrà selezionata solo una persona. Abbiamo preparato dei test della stessa tipologia di quelli di Parigi per metterli in una situazione reale. » Nel menu: una prova teorica e una prova pratica. La prima è una domanda a scelta multipla che affronta questioni generali relative ai trasporti e alla regolamentazione. Il secondo è un corso che mette alla prova le capacità tecniche dei conducenti. “Se toccano un cono o una fascia, ricevono una penalità”, spiega il direttore generale.

Le prove di selezione interna prevedono una parte teorica e una parte pratica.
Juliette Laferrere

Ma per questo non è tanto l’aspetto competitivo che conta: “è soprattutto un momento amichevole”. “Ci ritroviamo tutti insieme per un momento fuori dalla quotidianità, è importante per la coesione della squadra. » Grégory Richard è d’accordo. Pilota della rete Péribus da nove anni, questa è la sua terza partecipazione alle gare di qualificazione. “Questa mattina ha un aspetto bonario. È gioioso. Vediamo il lavoro in modo diverso, ci divertiamo”, sorride quello che ha preferito la prova tecnica: “La parte teorica, dovremmo conoscerla bene”, ride.

Se, fino ad oggi, nessuna Périgourdin ha vinto il Bus d’Oro, una Périgourdin è stata comunque eletta, nel 2018, migliore autista donna in Francia.

Juliette Laferrere

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