Questo venerdì, 1 novembre, la situazione potrebbe peggiorare con molte persone scomparse ancora ricercate dai servizi di emergenza. È probabile che i numeri aumentino ulteriormente?
Tl; dott
- Sale a 205 il bilancio delle vittime delle inondazioni in Spagna.
- Il primo ministro Pedro Sánchez avverte che il pericolo persiste.
- 1.700 soldati furono schierati per aiutare le vittime.
Un bilancio tragico in costante aumento
Colpito il sud-est della Spagna inondazioni di scala apocalittica. Il bilancio umano di questa tragedia continua a crescere. Dopo aver raggiunto 158 morti questo giovedì 31 ottobre, il numero dei decessi ammonta a 205 questo venerdì 1 novembre. I servizi di emergenza stanno ancora cercando”decine e decine» di persone scomparse.
La regione di Valencia, la più colpita
La regione di Valencia è la più colpita da questo disastro. Dei 205 morti, 155 si sono verificati solo in questa regione, principalmente a causa dei devastanti torrenti di fango. A questo bilancio si aggiungono due morti in Castiglia-La Mancia e uno in Andalusia.
Un pericolo sempre presente
Lo ha sottolineato il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, in visita a Valencia l’episodio di maltempo “non era finito”. Ha invitato i residenti della zona a restare a casa. L'Agenzia Meteorologica Nazionale ha emesso un “allarme rosso” che indica un rischio estremo per alcune zone della provincia di Castellón.
Misure di emergenza e sicurezza
Di fronte a questa crisi, la Spagna ha mobilitato le sue forze. Il Ministero della Difesa ha annunciato l'arrivo di altri 500 soldati nel sud-est del Paese, per rafforzare i 1.200 già presenti. Questi 1.700 soldati partecipare alle operazioni di soccorso per le vittime delle alluvioni. Il ministro delle Politiche Territoriali, Ángel Víctor Torres, ha anche indicato che di fronte ai saccheggi e ai crimini, le forze di sicurezza avrebbero manifestato “fermezza assoluta».