Inizialmente dominante nel primo periodo, il LOSC ha gradualmente sofferto fino ad essere punito alla fine della partita (1-1), nonostante Il duro lavoro di Jonathan David sul fronte offensivo. Dal 3 al 7, scopri i nostri appunti dopo la partita della 10a giornata di Ligue 1.
L'uomo partita
Non si ferma più. Autore del quarto gol in tre partite, Jonathan Davide (7) si è rivelato ancora una volta decisivo per il LOSC. Il canadese continua a tormentare i difensori del Lione, intrappolati nel primo periodo. Avrebbe potuto già essere l'autore del primo gol se Angel Gomes non avesse sbagliato un gol su pronta (9′), e lo ha fatto di nuovo intercettando un passaggio all'indietro verso Lucas Perri per respingere il portiere brasiliano e concludere (1-0 , 17′). Predominante nell'animazione offensiva e difensiva della sua squadra, è stato meno alimentato e quindi più discreto nella ripresa.
Le soddisfazioni
Schierati sul fianco sinistro, Gabriel Gudmundsson (7) non ha dato la sensazione di un giocatore la cui assenza poteva essere temuta contro il Lione dopo la sua uscita contro il Lens. Iperattivo e pericolosissimo in attacco, lo svedese ha moltiplicato le sovrapposizioni (3′, 30′, 45+2′, 60′, 90+6′) arrivando addirittura a pochi centimetri da ottenere un rigore (30′). Avrebbe potuto anche essere un passaggio decisivo su un cross molto sentito, ma il tiro di Thomas Meunier ha colpito la traversa (13'). A lungo imprendibile in difesa, ha sofferto un po' nel finale di partita.
Istituito in assenza di Alexsandro, Aissa Mandi (6) era il capo della difesa del LOSC. Il 33enne difensore ha effettuato numerose parate nella sua area, spesso su cross (10′, 24′, 90+8′) e anche su Corentin Tolisso, in posizione d'attacco (22′). Aggressivo sul portatore di palla, ha commesso un piccolo errore: un recupero assiale intercettato e pericoloso, alla fine senza conseguenze (24'). Qualcosa che tranquillizza mentre Bruno Genesio dovrà ancora armeggiare contro la Juventus dopo l'infortunio muscolare di Thomas Meunier.
Inafferrabile nel secondo tempo, Osame Sahraoui (6) ha mantenuto la sua reputazione di fuoco fatuo. Veleno per la difesa del Lione, l'esterno sinistro ha fatto grandi differenze nell'uno contro uno (16′, 34′, 38′) ed è stato interessante nel gioco combinato (13′, 18′, 30′), il suo tecnico- il rapporto tattico con Gabriel Gudmundsson si sta rivelando molto promettente. Talvolta troppo solista (23', 34'), anche lui gradualmente scompare nella ripresa prima di essere colpito al ginocchio e andarsene (70').
Le delusioni
Senza dubbio avrebbe sognato un 100esimo posto migliore con la maglia del Lille. Angelo Gomes (4) non dimenticherà presto il suo imperdibile fallimento all'inizio della partita. Servito sul dischetto di rigore davanti alla porta quasi vuota, l'inglese ha privilegiato la potenza a scapito della precisione e ha mancato l'obiettivo, prendendosi lui stesso la testa e non credendo ai suoi occhi (9'). Un fallimento che, quando arriva il momento di fare i conti, pesa pesantemente sull'ago della bilancia, anche se avrebbe potuto rimediare con una sublime punizione diretta (30'). Interessante nei passaggi con la palla (29′, 34′), ha anche faticato a pressare in ruolo offensivo nel 4-4-2 del LOSC in fase difensiva. Prima di uscire colpito (70′).
Più che spinto da Nicolas Tagliafico, Edon Zhegrova (3) raramente ha visto la luce contro l'argentino. Se il kosovaro ha fatto alcuni spostamenti pericolosi (6′, 29′, 48′) ed è rimasto spesso coinvolto nel pressing, ha superato troppo poche volte (1 dribbling riuscito su 6) ed è stato troppo debole nel terzo finale. I suoi calci piazzati e i suoi cross hanno rivelato una vera e propria mancanza di precisione tecnica (32′, 40′), così come scelte più che discutibili (6′, 72′) per un'influenza alla fine troppo neutra, soprattutto per un giocatore del suo livello.
Note sulla partita:
Cavaliere (5) – Meunier (5), Diakité (5), Mandi (6), Gudmundsson (7) – Andrea (5), Mukau (6) – Zhegrova (3), Angelo Gomes (4), Saharawi (6) – Davide (7)
Enzo PAILOT, a Villeneuve d’Ascq
Crediti fotografici: Philippe Lecoeur/FEP/Icon Sport