CQuesto è un supporto che non passa inosservato. A più di due anni dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, la Corea del Nord ha assicurato questo venerdì che rafforzerà il suo sostegno al Cremlino. Durante un viaggio in Russia, Chloe Son-hui, ministro degli Esteri nordcoreano, ha parlato con il suo omologo russo Sergei Lavrov e ha indicato che il suo Paese avrebbe sostenuto l’esercito russo fino alla “vittoria” in Ucraina. “Non c'è dubbio che sotto la saggia guida dell'illustre presidente russo Vladimir Putin, l'esercito e il popolo russo otterranno una grande vittoria”, ha affermato il ministro del regime dittatoriale.
Questo annuncio arriva mentre l’Occidente e l’Ucraina denunciano congiuntamente il dispiegamento nei giorni scorsi di migliaia di soldati nordcoreani non lontano dalla linea del fronte russo-ucraino, temendo una “escalation” del conflitto.
Firmato un accordo di mutua difesa tra i due paesi
Mentre l’esercito ucraino è riuscito a prendere il controllo di diverse aree del territorio russo nella regione di Kursk dopo l’offensiva a sorpresa di agosto, Corea del Nord e Russia hanno concluso un trattato che prevede “aiuto militare immediato” in caso di aggressione armata da parte di paesi terzi. Pertanto, i contatti molto stretti stabiliti tra i servizi di sicurezza e i militari dei due regimi permetterebbero di “risolvere questioni importanti per la sicurezza dei nostri e dei vostri cittadini”, ha accolto Sergei Lavrov.
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Sulla scena internazionale, nonostante non si siano viste truppe militari nordcoreane sul fronte, il riavvicinamento tra Mosca e Pyongyang fa sollevare qualche perplessità. “Non abbiamo ancora visto queste truppe schierarsi in combattimento contro le forze ucraine, ma ci aspettiamo che ciò accada nei prossimi giorni”, ha detto il capo della diplomazia americana Antony Blinken.
Secondo Washington, quasi 10.000 soldati nordcoreani sono entrati in Russia e circa 8.000 di loro “sono stati schierati nella regione di Kursk”, ha detto Antony Blinken. Informazioni che per il momento restano allo stato di rumor e che non sono mai state né confermate né smentite da Vladimir Putin. In chiusura del vertice dei Brics del 24 ottobre, il capo di Stato russo, interrogato sulle immagini dei soldati nordcoreani sul suo territorio, si è però lasciato andare ad un semplice commento, come un avvertimento: “Le immagini sono cose serie. Se esistono è perché riflettono una realtà già esistente. »
