Dopo più di 40 anni di silenzio, un trasmettitore radio di emergenza sulla sonda Voyager 1 è appena tornato in servizio. Questa vecchia tecnologia ha permesso di ristabilire la comunicazione, nonostante l’immensa distanza che separa la sonda dalla Terra. Quest’ultimo potrà quindi continuare la sua avventura interstellare contro ogni previsione.
L’esplorazione dello spazio richiede mezzi di comunicazione robusti gestire missioni lontanes, spesso più lungo del previsto. IL Sonde Voyagerlanciato fa oltre i 45 anniillustra perfettamente questo abilità tecnologica. Mantieni la connessione con tali dispositivi, ben oltre il sistema solare, a miliardi di chilometri dalla Terra, sono necessari interventi innovativi per prolungare la vita di apparecchiature che invecchiano, ma restano essenziali per la loro missione.
Viaggiatore 1, la prima sonda ad entrare nello spazio interstellare, ha recentemente incontrato a problema di comunicazione inaspettato. Per risolvere il problema, il NASA Prossimo riattivare E trasmettitore radio inattivo dal 1981una soluzione tanto inaspettata quanto efficace.
La NASA riattiva il trasmettitore vecchio di 43 anni per mantenere il contatto con la Voyager 1
IL 16 ottobre Infine, un comando inviato dalla Deep Space Network della NASA ha chiesto alla Voyager 1 di accendere un riscaldatore per stabilizzarne la temperatura. Questa manovra, tuttavia, ha attivato la modalità di protezione della sonda, che è passata automaticamente a un trasmettitore di riserva in banda S, una tecnologia meno dispendiosa in termini energetici ma anche più limitata.
La NASA ha già dovuto farlo intervenire da remoto lo scorso anno, con un aggiornamento software applicato alle sonde Voyager a quasi 25 miliardi di chilometri dalla Terra. Questa operazione mirava a correggere un bug e garantire la sostenibilità dei sistemi, prova che anche apparecchiature così lontane possono restare ferme beneficiare della manutenzione.
Lontano dalle nuove tecnologie come le comunicazioni laser, attualmente testate con la missione Psiche a 226 milioni di chilometri di distanza, Voyager 1 opera ancora con i suoi equipaggiamento originalecompreso questo trasmettitore di oltre 40 anni. IL 24 ottobree la NASA ripristinare il contatto con la sonda grazie a questa vecchia ma affidabile tecnologia. I team stanno ora cercando di capire la causa del guasto, monitorando da vicino gli altri sistemi di questo velivolo per estendere il più possibile questa storica missione.
Fonte: NASA